L'ostaggio
Trama
Tempo di novità a
Città della Pieve. Il maresciallo Capello è andato in pensione ed in caserma si rinnovano un po' gli ambienti. Se Paola (
Manuela Arcuri) ha lasciato libera la stanza, grazie ad una promozione che l'ha portata a
Tarquinia, questa non è comunque rimasta vuota troppo a lungo: in forza nella piccola cittadina è arrivata Sonia Martini (
Roberta Giarrusso) ancora giovane, spaventata e suscettibile agli scherzi di Prosperi (
Giampiero Lisarelli) particolarmente
brioso
in questo periodo. Rimane da aspettare solo il nuovo capitano di
stazione. Ma nel frattempo al supermercato in centro è avvenuta una
rapina ed è stato preso un ostaggio tra i clienti. Arrivati sul luogo il
brigadiere Mura scopre che la donna rapita è Naima, la nuora, che era
davanti al supermercato insieme a sua suocera Maria che l'aveva
accompagnata al suo corso di informatica. Dall'interrogatorio di Maria
si scopre che è stata proprio Naima a salutare per prima l'uomo che
successivamente l'ha rapita. Presumibilmente i due si conoscevano e si
indaga tra i partecipanti al corso per individuare tutti i suoi
conoscenti. Dalle successive indagini emergono dati altrettanto
interessanti. Naima non ha mai frequentato quel corso d'informatica, se
non le prime due lezioni, anche se si faceva comunque accompagnare dalla
suocera da un paio di mesi ormai. La cassaforte del supermercato era
aperta, una cosa perlomeno anomala: il periodo del mese e l'orario non
era il canonico e solo una delle dipendenti dell'esercizio non ne era a
conoscenza, visto il rientro dalle vacanze la mattina stessa.
Ispezionando l'appartamento di Naima viene ritrovata una targhetta con
il suo nome e risalire al centro benessere a cui appartiene non è molto
complicato: la donna faceva le pulizie da diversi mesi presso quella
struttura. Il titolare, infatti, non solo riconosce la foto di Naima, ma
anche quella del suo rapitore: cliente del solarium col quale, però,
non risulta avesse una relazione. Poco fuori paese viene ritrovata
l'automobile dei rapitori e, al suo interno, delle macchie di sangue.
Lampo a ciel sereno: è stato trovato un cadavere in fondo al lago.
Figli
Trama
L'uomo in fondo al lago è Lorenzo Berton ma dalle prime analisi dei
medici risulta essere stato ucciso per mezzo di un colpo d'arma da
fuoco. I padroni di casa raccontano di gossip relativi ad un giro
d'usura ma di non aver mai avuto problemi con lui. Nel suo appartamento
vengono però ritrovate moltissime penne firmate
sedefin impresa
di prestiti il cui titolare risulta essere Giulio Lanfranchi il quale
ultimamente ha rilevato tre imprese nella zona. Nel frattempo non si
hanno più notizie su Naima ed il suo rapimento. Le indagini relative al
corpo nel lago partono con una missione sotto copertura di Bordi (
Vincenzo Crocitti) che si finge possibile
cliente della Sedefin. Mentre Andrea (
Ettore Bassi)
giura "mai più donne in divisa" proprio nell'agenzia entra la commessa
del supermercato davanti al quale Naima era stata rapita. Sarà giusto
continuando a pedinare tutti gli uomini celati dietro questa
agenzia che si arriverà a scoprire quali sono le braccia armate dell'associazione finalizzate alla
riscossione
e soprattutto dove è stata tenuta l'ostaggio. Nel frattempo la vita di
caserma continua tranquillamente: Gigante telefona per salutare dopo il
suo trasferimento a
Tarquinia, Prosperi è sempre più incastrato nelle vicende sentimentali che lo portano quotidianamente ai battibecchi con Pippo (
Dario Vergassola) zio di Jessica (
Eleonora Di Miele)
mentre Andrea spera in un imminente arrivo del nuovo comandante di
caserma che lo salvi dalle scartoffie burocratiche ma brutte notizie per
lui: il maresciallo Sepi in arrivo non è Alessandro il tenebroso
cinquattottenne previsto da Bordi ma Andrea (
Alessia Marcuzzi) anni 29, genere femminile.
Il gioco dell'oca
Trama
Dopo una bella doccia, Ferri domanda a un suo subordinato di passagli
l'accappatoio, ma a passarglielo dalla porta semi aperta è la Sepi.
L'imbarazzo del maresciallo viene stemperato da uno sguardo complice
della donna: tra i due sembra instaurarsi un feeling particolare. Nel
frattempo i carabinieri si occupano di un nuovo caso: Sveva Tissi, la
responsabile creativa della fabbrica di giocattoli "Doll's", riceve
lettere minatorie. "Sei pronta a giocare?", si legge in una di queste.
La stessa notte i ladri entrano nella fabbrica, ma le porte non vengono
forzate. I carabinieri vengono a sapere che la "Doll's" ha avuto un boom
finanziario grazie alle idee della Tissi. Nella fabbrica lavorano anche
Massimo Ponti, il responsabile della pubblicità, estromesso dalle
ultime campagne pubblicitarie dalla stessa Sveva, e Filippo, un ragazzo
che va spesso a mangiare da "Pippo", parla poco, ma fa dei bei disegni
su carta e tovaglioli del bar. Jessica ne è particolarmente colpita.
Intanto il Maresciallo Ferri ed i suoi non riescono a sapere niente
dalla Tissi, ma qualcosa emerge dai dipendenti dell'azienda. La donna
aveva una relazione con Ponti che in realtà avrebbe dovuto sposare la
sorella di Sveva, Luisa, ma che poi si era fatto incantare dalle
promesse della carriera fatte dalla donna manager. Nel frattempo tutti
gli indizi portano a credere che le lettere minatorie siano state
inviate da Filippo che aveva chiesto di entrare nell'azienda come
progettista, ma che era stato assunto in qualità di contabile. Tra
l'altro la Tissi aveva sfruttato i progetti che Filippo aveva presentato
al primo colloquio. I carabinieri non hanno più dubbi quando trovano in
camera del ragazzo decine di foto di Sveva; di lui però non c'è
traccia. Proprio durante la conferenza stampa per il lancio di un nuovo
prodotto, i carabinieri riescono a catturare il ragazzo e ad evitare che
la bomba che lui ha progettato e ha inserito all'interno di un "Dog
Robot" scoppi sul paco allestito per l'occasione. Luisa rivela ai
carabinieri che la sorella ha effettivamente rubato i disegni: ha tutte
le prove per dimostrarlo. Intanto Carlo riesce finalmente ad organizzare
una serata con Jessica. Vuole portarla in aperta campagna e fare un
picnic molto speciale. Pippo non saprà niente. Mentre sono in macchina,
però, i due si imbattono nel corpo di un uomo in mezzo alla strada: di
chi si tratta? Salta la serata romantica ed i carabinieri si mettono
subito al lavoro.
Un bravo ragazzo
Trama
L'uomo investito è entrato in coma. Si chiama Giulio Rossetti, è un
bel ragazzo che lavora come dipendete presso l'agenzia di assicurazioni,
il "Castello", proprietà della signora Patrizia Conti. Ferri e compagni
non riescono a spiegarsi come mai Giulio possieda una macchina costosa
ed una villetta in affitto, visto che i genitori e la fidanzata,
Alessia, ne sono del tutto ignari. Il suo stipendio da impiegato non
giustifica tali proprietà. Ferri sentenzia: "Questo ragazzo deve avere
una doppia vita". Nel frattempo la Sepi è entrata in grande sintonia con
il resto della squadra, in particolar modo con la giovane Sonia
Martini, sua compagna di stanza. Le indagini su Rosetti trovano la prima
schiarita quando viene applicata al carta SIM della vittima sul
cellulare di Romanò. Telefona una donna che chiede il prezzo per
trascorrere una notte con "Marco". Dopo accurate ricerche, si scopre che
Giulio inseriva annunci su giornaletti e rotocalchi, dove si offriva
come gigolò: occorre dunque trovare l'ultima donna che è stata con il
ragazzo. In caserma i carabinieri scrivono un annuncio firmano "Marco".
Alle potenziali clienti viene dato un appuntamento in un ristorante dove
arriva anche la donna, riconosciuta dalla proprietaria, che aveva
cenato col gigolò la notti in cui questi fu investito. La donna rivela
agli agenti che Giulio litigò con qualcuno al telefono proprio quella
sera. In seguito i carabinieri scoprono che Rossetti aveva una relazione
con Patrizia Conti, sua datrice di lavoro. La sera dell'incidente loro
avevano litigato, ammette la donna, che non ha un alibi attendibile per
dimostrare la propria innocenza. È tuttavia il comportamento stravagante
di Alessia a insospettire, soprattutto quando le viene annunciato che
Giulio si è ripreso. La ragazza prova a tagliarsi le vene con un vetro,
ma viene bloccata dai carabinieri. Messa alle strette, Alessia confessa
che quella sera lei venne a sapere della doppia vita del fidanzato e
tentò di ucciderlo. In caserma torna la tranquillità, ma in cucina,
all'ora di colazione, arriva una bella ragazza: indossa solo una camicia
azzurra, da uomo, ed è uscita dalla stanza di Ferri. Nessuno capisce
chi sia. È lo stupore generale. Prima che qualcuno riesca a dire
qualcosa, la ragazza è ritornata nella stanza del maresciallo. Che sia
la sua ultima conquista.
Sotto pressione
Trama
Mentre una bella ragazza, soprannominata la "bella addormentata",
entra ed esce dalla stanza di Ferri, a Città della Pieve avvengono due
cose piuttosto strane. Un incendio alla libreria "Caviglia" mette a
repentaglio la vita del proprietario, Aldo Caviglia, e di Jessica, che
si trovava lì per comprare un libro consigliatole da Leo. Quando
Caviglia viene portato in ospedale una donna, appena investita, scappa
dal policlinico. A quanto sembra la situazione finanziaria di Caviglia
era assai precaria: le ultime bollette e le quote per l'associazione dei
librai non erano state pagate. Forse l'incendio potrebbe essere
collegato ad una banda di taglieggiatori di Perugia, ma in caserma non
hanno ancora le prove per dimostrarlo. Gaetano, uno dei quattro figli di
Romanò, non va a scuola da tre giorni perché sta cercando di vedere la
sua amica Isabella Boldrini, che da qualche tempo non va più a scuola.
Romanò non capisce per quale ragione il figlio abbia saltato la scuola
senza dirglielo. Bordi però scopre che la donna scappata dall'ospedale è
Luisa, la madre di Isabella, il cui marito, Michele, viene sorpreso a
rubare mentre lavorava come cameriere in una locanda. Gli scoperti
bancari di Caviglia sono spaventosi (aveva chiesto a Pippo di rilevare
la sua attività), ma l'uomo non si mostra affatto disponibile a
collaborare con i carabinieri e questi comprendono che c'è sotto
qualcosa. Una volta che questi si è ripreso, decidono di pedinarlo.
Luisa e Michele sembrano convinti che la figlia, Isabella, sia stata
rapita, ma in realtà Gaetano ha risposto a un SMS della ragazza ed è
andato a prenderla a casa dei nonni. Costretti a parlare, i coniugi
Boldrini confessano di essere perseguitati dalla banda dei
taglieggiatori. Avevano portato la figlia dai suoceri per meglio
garantire la sua incolumità. Il libraio intanto sporge denuncia contro
la banda di Perugia. Sepi decide di sostituirsi alla signora Boldrini
all'appuntamento preso con i taglieggiatori. Avviene tutto di notte.
L'efficienza della squadra si rivela ancora una volta notevole: la banda
viene finalmente catturata. La "bella addormentata" si rivela essere la
sorella di Ferri. Si chiama Alessandra, fa la P.R. in discoteca. Il
disguido si è finalmente risolto e tutti appaiono divertiti
dall'equivoco. Intanto il magistrato, Claudia Morresi, riceve una
fotografia con allegata una lettera minatoria: "Preparati a morire",
recita il biglietto.
Veleni
Trama
Un mattino, nella piscina comunale del paese, un ragazzo si sente
male. Suo padre sostiene che sia stato avvelenato da una concentrazione
eccessiva di cloro nell'acqua. Il gestore dell'impianto, Meloni, afferma
che la sera precedente qualcuno è entrato in piscina e ha avvelenato
l'acqua. Ferri predispone intanto la scorta per il magistrato Morresi.
Se ne occuperà Testa, con il quale la dottoressa ha avuto più di un
attrito nel recente passato. La donna si trasferisce in una villetta al
sicuro dove il brigadiere la va a prendere tutte le mattine per portarla
in tribunale. In attesa di vederci più chiaro, Ferri fa chiudere la
piscina. Sul posto viene intanto ritrovato un pacchetto di tabacco per
sigarette, della stessa marca che usa il fidanzato della figlia di
Meloni, Paolo Bernardi, momentaneamente impegnato a vendere mobili nei
mercati fuori città con un altro ragazzo, Viktor, un extracomunitario.
Il R.I.S. scopre che il tipo di cloro aggiunto è diverso da quello
generalmente usato da Meloni. I carabinieri escludono la pista Vignali,
ex nuotatore diventato imprenditore. I cattivi rapporti tra Meloni e
Bernardi restano però l'elemento su cui insistere per le indagini. Nel
frattempo la Morresi è nervosa poiché la presenza di Testa limita troppo
la sua libertà. I rapporti tra i due non sono dei migliori, ma al
brigadiere interessa esclusivamente l'incolumità del magistrato, e la
presenza giornaliera di un giovane, ex vicino di casa della Morresi, nei
dintorni del tribunale non lo fa sentire tranquillo. Altro segnale
inquietante è rappresentato dall'arrivo di un'altra lettera indirizzata
alla donna, contenente un proiettile. Dopo interminabili discussioni con
l'amico Leo, Carlo chiede a Jessica di sposarlo. La ragazza prende
tempo perché non si sente ancora pronta per un passo del genere. Le
indagini sulla piscina, riaperta su insistenze del sindaco, non
progrediscono. Ferri decide allora di mandare lì la Sepi e Mura per
scoprire qualcosa. La donna si accorge che accanto alla piscina vi è la
proprietà di un vecchio agricoltore, che qualche tempo prima aveva
accusato Meloni di aver inquinato il suo pozzo artesiano, collocato
accanto alla piscina. Per il vecchio agricoltore lavora Viktor, il
ragazzo extracomunitario, che in questo modo arrotonda lo stipendio.
Intanto, grazie al numero rilevato sul retro della fotografia allegata
alla prima lettera minatoria, la Sepi scopre che la persona che minaccia
il magistrato è Luciano Verri, un ragazzo ventinovenne disoccupato che
ha una vera ossessione per la sua vicina di casa. I carabinieri riescono
a braccarlo e lo portano in caserma, dove il ragazzo non ha però alcuna
intenzione di parlare. Sempre la Sepi scopre che il contadino è stato
il mandante dell'avvelenamento della piscina e che Viktor, per ottenere
da lui il permesso di soggiorno, ne è stato l'esecutore. Meloni e
Bernardi fanno pace. Testa accompagna la Morresi a casa. È notte. Appena
scendono dalla macchina, qualcuno spara contro la donna. Testa è
abbastanza reattivo da proteggere la donna, dopo di che la abbraccia per
farle forza, ma ecco che i due si avvicinano sempre di più, fino a
baciarsi. Dopo qualche secondo, la donna rientra in casa. Chi sta
minacciando Claudia.
Finalmente è finita
Trama
Le misure di sicurezza per la Morresi sono state rafforzate. Ferri
incita la sua squadra: "Abbiamo bisogno dell'apporto di tutti". Nel
frattempo il maresciallo scopre e confida alla Sepi che sua sorella ha
una relazione con uno sconosciuto. "Non esiste solo il lavoro!",
risponde la collega con il suo solito fare sbarazzino. Gli inquirenti
intanto hanno rinvenuto, sul luogo del mancato attentato alla Morresi,
una carta buttata, che potrebbe essere un indizio, e cercano di
rintracciare il proprietario della station wagon con cui è scappato
l'attentatore. La Morresi per sicurezza si trasferirà in caserma, nella
stanza della Sepi, dato che quest'ultima per ora dorme nella stanza con
Sonia. Il magistrato comincia a esaminare i casi di cui si è occupata in
passato: potrebbe ritrovare un collegamento. Il R.I.S. scopre che la
carta ritrovata è di una confezione di cracker dietetici. La Martini
intuisce che ci potrebbe essere un nesso tra i cracker ed il diabete. Si
reca quindi con Romanò in una clinica che si occupa di questa
patologia. Qui incontra casualmente una donna che piange e, nel suo
dolore, racconta che suo figlio, Lorenzo Astolfi, soffre di una grave
insufficienza epatica: un caso ormai senza speranze. Nel frattempo,
Carlo non riesce a capire per quale ragione Jessica non abbia accettato
di sposarlo. Leo gli dice che avrebbe potuto ‘chiedere la sua mano' in
maniera più romantica, certo non in macchina. In quelle ore arriva una
chiamata in caserma: è avvenuto un furto con aggressione nella villa del
signor Vogel, un ricco eccentrico signore, amante dell'arte e
coltivatore di vigneti. I ladri hanno portato via quadri ed oggetti di
valore. Il maggiordomo della proprietà, Walter, interrogato, non riesce a
fornire indizi utili. Le indagini incrociate del R.I.S. e dei
carabinieri convergono nell'individuare in Flavio Astolfi il colpevole
dell'attentato alla Morresi. L'uomo, padre di Lorenzo, confesserà che la
donna secondo lui aveva rovinato il figlio condannandolo poiché tossico
e spacciatore, a tre anni di reclusione. Purtroppo poi il ragazzo si è
ammalato gravemente. Così il padre si è sostituito a lui per vendicarsi.
Flavio viene arrestato e la Morresi tira un sospiro di sollievo: dopo
tante tensioni, finalmente, torna ad essere una persona libera. Leo e
Carlo intanto scoprono sia che i quadri rubati non valgono quasi niente
ad eccezione di uno, "Il Rosso" di tal Ulisse Bertozzi, sia che il
recinto di casa Vogel è stato forzato con una tenaglia. Dopo lunghe
riflessioni Ferri decide di interessarsi al lavoro della sorella così,
in compagnia di Andrea Sepi, si reca in discoteca, al "Barbanera", dove
vede che Ale non fa la pierre come aveva detto, bensì la ‘cubista'.
Il quadro rubato
Trama
"Da oggi non ti racconto più bugie!", promette Alessandra al
maresciallo Ferri, amareggiato dopo aver capito qual è il vero lavoro
della sorella. Nel frattempo il R.I.S. scopre che la tenaglia trovata
nel giardino di Vogel è stata costruita dalla ditta "Fenar", da qualche
tempo fallita. Il "Rosso" di Bertozzi non è ancora stato ritrovato. Il
suo alto valore commerciale (350.000 euro) induce gli agenti a pensare
che prima o poi salterà fuori sul mercato clandestino. Intanto il signor
Vogel si rivela una persona irascibile, che maltratta i suoi
dipendenti, è il caso di Bruno Baldini, padre di quattro figli,
licenziato, che risulta anche essere uno dei soci fondatori della
"Fenar". Gli inquirenti si recano da quest'ultimo che tenta, invano, di
scappare. Egli confessa di aver tagliato le recinzioni di casa Vogel con
l'intenzione di rovinare i vigneti, ma di non aver rubato alcunché.
Aggiunge però che quella notte scorse due uomini entrare in casa del
milionario. Come un fulmine a ciel sereno la Morresi saluta la stazione
ed annuncia a tutti i carabinieri di essere stata trasferita. Lei ed il
brigadiere Testa si salutano con affetto e anche con un po' di amarezza,
convinti che "è stato meglio lasciare le cose così". Riguardo al caso
Vogel, Sonia e Bordi decidono di seguire una nuova pista. Si firmano
"Gilda" e fanno un annuncio on-line per vendere il "Rosso". Coinvolti
entrambi in problemi amorosi, Prosperi e Testa vanno in discoteca per
distrarsi un po', tutto si sarebbero aspettati di vedere, fuorché la
sorella del maresciallo fare la cubista! Purtroppo debbono uscire dal
locale quasi subito, dato che qualcuno ha deliberatamente fatto cadere
un ripetitore di "Radio voice". Nella stessa notte viene anche trafugato
un teschio nel sito archeologico del paese. In seguito il sesto senso
della Sepi dà una svolta alle indagini sul caso Vogel. Dimostratasi
infruttuosa la pista Internet, la donna capisce che il signor Walter
potrebbe avere a che fare con il furto in casa del suo padrone. Infatti è
così. L'uomo viene pedinato e arrestato, poiché folto in flagrante.
Egli confessa di aver messo in scena il furto con due suoi amici per
aiutare Vogel ad ottenere il premio dell'assicurazione, dato che
quest'ultimo ha dilapidato tutto il suo patrimonio per commercializzare
il vino, Andrea Sepi riceve in regalo dal suo fidanzato una collana di
perle, ma non si sente ancora pronta per un dono così importante. Ferri
le regala delle semplici conchiglie ed Andrea accetta addossando. I due
si recano a "Radio Voice", per parlare con il giornalista della radio,
Mirko Galli, personaggio un po' folle, che ultimamente parla nella sua
trasmissione di sedute sataniche. Quando arrivano trovano l'uomo
sanguinante davanti alla sede della radio. Accanto a lui, tra molte
persone, vi è anche Alessandra Ferri.
Radio Voice
Trama
Le indagini per scoprire chi ha attentato alla vita di Mirko Gallo
proseguono. L'uomo, che si definisce un "giornalista che dà fastidio"
per via delle sue inchieste, potrebbe avere parecchi nemici. Ferri
dispone il sequestro di tutti i nastri delle sue trasmissioni. Intanto
Alessandra si reca in ospedale a trovare Mirko con un'amica, Sophie. La
Ferri lo conosceva superficialmente, mentre l'altra ragazza, anche lei
cubista, era in ottimi rapporti con Mirko. In ospedale arriva anche un
uomo, Stefano, che si comporta con Sophie in modo molesto e si calma
solo quando Testa, che piantona la stanza di Gallo, si avvicina per
sedare la lite tra i due. In un covo, un casale di campagna in disuso,
in cui si potrebbero svolgere le sedute sataniche di cui si occupa
Gallo, gli inquirenti trovano un libretto delle giustificazioni che
appartiene ad Omar Morini, un bravo studente molto corteggiato dalle sue
coetanee. Dopo un paio di giorni di pedinamento, però, viene ritrovato
in casa di Omar il teschio scomparso negli scavi archeologici del paese.
Il ragazzo ammette di averlo rubato per fare scena sulle amiche, sempre
in cerca di "emozioni forti", e per lo stesso motivo aveva fatto
telefonate inquietanti a "Radio Voice". Ferri e compagni scoprono
intanto che il ripetitore della stazione radio è stato divelto con un
argano da tale Vincenzi, anch'egli proprietario di una radio. Questi
confessa di aver agito così per vendicarsi di "Radio Voice", che aveva
rubato le frequenze della sua stazione. Tutto torna, ma i carabinieri
non hanno risolto un'altra questione: chi vuole far fuori Mirko.
Frattanto l'ultima inchiesta di Gallo, sugli stupefacenti nelle
discoteche, rischia di coinvolgere anche Roberto Calò, il compagno di
Ale, di cui Ferri non si fida affatto. Si scopre infine che, durante
tale inchiesta, Sophie, che era intervenuta, aveva conosciuto Mirko e
tra i due era nata una storia. Stefano, l'ex compagno della donna, non
aveva affatto gradito e aveva così tentato di uccidere il rivale. La
gelosia lo spinge infine a sequestrare la ragazza, ma il pronto
intervento dei carabinieri sventa il suo criminoso piano.
Bella di giorno
Trama
Quando arriva la segnalazione di un vicino di casa riguardo ad una
lite tra i coniugi Marelli, Angela ed Emilio, nessuno può ancora
immaginare cosa si celi dietro questo banale incidente domestico. I
Marelli possiedono una ditta di import export. Non hanno problemi
economici ma litigano spesso e la donna picchia il marito. Ferri li fa
pedinare: la donna si reca spesso sul lungo lago, alla "Peggy
Production", un'agenzia radiofonica e televisiva. Alessandra intanto
domanda a Roberto dove vanno le coppie che si alternano in continuazione
al "Barbanera". L'uomo glissa con classe, la ragazza ò che possiede un
portachiavi con la scritta "Peggy Production", lascia cadere il
discorso. Con la scusa di fare un provino, la Sepi si reca alla
produzione, dove incontra la Marelli e vede entrare anche Alessandra
Ferri: che cosa ci fa Ale in quel posto, che potrebbe tranquillamente
nascondere una casa di appuntamenti. A dire il vero Ale risponde solo al
telefono per fare un piacere a Roberto, il quale, però insospettito
dalla sortita dalla Sepi, chiede alla fidanzata di portargli in
fascicolo su cui sta lavorando il maresciallo Ferri. Le svela anche che
lei, firmando il documento di assunzione in discoteca, in realtà ha
firmato un contratto come azionista della "Peggy". "Sei coinvolta più di
me", tuona minaccioso l'uomo. Suo malgrado, Ale accetta di aiutarlo ma
il maresciallo Ferri la sorprende mentre cerca il fascicolo sul suo
computer. Ancora una volta Testa si rivela decisivo. Con una sortita
alla "Peggy", egli scopre che non solo in quel posto si esercita la
prostituzione, ma vi sono anche scottanti videocassette con le
registrazioni delle "sedute" di tutte le coppie. La signora Marelli ed
un'altra donna invischiata nell'affare, Gabriella Lonsi, dichiarano di
essere ricattate dal Longhi, il proprietario della "Peggy" che le tiene
in scacco con fotografie e filmati compromettenti, erano andati lì un
paio di volte per frequentare coppie di scambisti, ed adesso sono
costrette a prostituirsi. Ale passa finalmente dalla parte del fratello:
il suo Roberto è una persona pericolosa, lei era troppo innamorata per
rendersi conto delle sue attività illegali. A questo punto scatta la
retata dei carabinieri. Viene dimostrata la colpevolezza di Longhi,
subito arrestato, mentre i Marelli ritrovano la pace persa a causa delle
minacce subite. Agli occhi di Roberto, Ale si mantiene insospettabile.
La ragazza gli ha fatto intendere che i carabinieri non sono interessati
a lui. In realtà Ferri conta molto sulla sorella per incastrarlo.
"Tutto gli gira intorno, ma niente è collegato a lui", dichiara
preoccupato Ferri ai colleghi. Il senso di impotenza, il documento
firmato da Ale. Per il bene delle indagini Ferri capisce che l'unica
cosa da fare è dimettersi.
Un rapporto pericoloso
Trama
Roberto Calò intrattiene rapporti poco chiari anche con Celim
Orlowsky, un commerciante di birra di Tirana, latitante per traffico di
prostituzione. Quest'ultimo viene ucciso davanti all'entrata del
"Barbanera" con un colpo di pistola, sparato da parecchia distanza: un
lavoro da veri professionisti. Interrogato, Roberto nega che Celim fosse
suo amico. Poi, quella stessa notte, viene trovato da Giovanni un
camion in mezzo alla strada, dove all'interno gli inquirenti rivengono
una lattina di birra albanese. Dopo aver fatto credere a Roberto che Ale
è partita per un viaggio, il maresciallo cambia tattica: consiglia alla
sorella di vedere il suo ex amante. L'incontro avviene di sera, una
cena romantica durante la quale il bel Roberto (che non vuole
restituirle il documento) chiede ad Ale di sposarlo. Le dà due giorni di
tempo per pensarci, dopo di che lui partirà per Santo Domingo, dove
vorrebbe iniziare con lei una nuova vita. Tornata a casa, Ferri dice ad
Ale che dovrà rispondere di sì: è l'unico modo per venire a capo delle
indagini. Nel frattempo, la Sepi scopre che la serratura della porta
della terrazza da dove il cecchino avrebbe sparato a Celim, è stata
appena cambiata da un fabbro, Pino Gattinoni, il quale confessa di
averne fatto una copia anche per Roberto Calò, che lo ricattava con
delle foto compromettenti. Ale intanto accetta la proposta di matrimonio
di Roberto, che subito dopo le chiede di dare una busta ad una persona.
Sonia di sostituisce alla ragazza, recandosi nel luogo indicatole, dove
incontra il killer che ha fatto fuori Celim. Grazie a questa mossa, i
carabinieri costringono l'uomo a confessare di aver ricevuto da Calò
25.000 euro per uccidere il commerciante albanese. Roberto nel frattempo
confida ad Ale di dover concludere un affare molto importante prima
della partenza. Il giorno lo si vede mentre con altre tre persone sta
trasferendo su un Tir un folto gruppo di clandestini. Ferri e compagni
li arrestano tutti in flagranza di reato. Messo alle strette, Roberto
confessa di aver fatto uccidere Celim, arrivato in Italia con un camion
di extracomunitari. Liberatosi di lui, si era accordato con una banda di
malviventi per vendere gli albanesi. Un piano perfetto, se solo non si
fosse innamorato di Alessandra. Nonostante i buoni esiti dell'indagine,
Ferri è deciso a congedarsi: se reso noto, il documento che incrimina
Ale rovinerebbe la sua carriera. Ma Testa scopre che il documento è
nullo perché la firma è stata contraffatta. Ferri sorride: l'incubo è
finito!
Furto in biblioteca
Trama
Nel liceo di Città della Pieve, qualcuno si è introdotto in sala
professori, ha acceso il PC e copiato una versione di greco. Grazie ad
un piccolo indizio, tra gli studenti sospettati vi è Daniele Laudi,
fidanzato di Martina Cesari, la figlia del bidello, da poco denunciato
dai propri genitori per una giustificazione falsa. In seguito, i
carabinieri colgono in flagrante Martina mentre sta per rubare il file
di un'altra versione. La ragazza ammette di aver fatto una copia delle
chiavi del padre per poter vendere le versioni, ma nega implicazioni da
parte di Daniele. La sua deposizione non convince, poiché le versioni
rubate erano quelle per la classe del fidanzato, di un anno più grande.
Intanto, la madre di Daniele rivela ai carabinieri di aver trovato
seimila euro nel guardaroba del figlio: deve esserci sotto qualcosa di
ben più grave della semplice vendita delle versioni. Frattanto, Ferri
decide di fare un regalo alla Sepi per l'aiuto che lei gli ha fornito
nella vicenda Calò. Dietro al consiglio di Sonia, egli si reca ai "Vivai
Bertelli", dove scopre con sconcerto che il commesso è una sua vecchia
conoscenza: si tratta di Fabio Di Chiara, un colonnello dei R.O.S. con
cui Ferri lavorava prima di essere assegnato alla stazione di Città
della Pieve. In un secondo incontro, l'uomo gli confida di star
indagando sul rapimento di un tale, Gulli, avvenuto qualche tempo prima e
di lavorare sotto copertura nel vivaio (si fa chiamare Angelo Rossi).
Giacché ha perso i contatti con i colleghi della missione, egli ha
bisogno dell'aiuto di Ferri; questi si dichiara subito disponibile.
Intanto Daniele viene pedinato e si scopre che è implicato in
un'attività illegale. In una fabbrica di ceramiche che appartiene a
Vincenzo Falleri, zio di un suo compagno di classe, il ragazzo esercita
un'attività illegale: traffico di CD e DVD pirata. I dipendenti sono
tutti extracomunitari. Dopo essere stato arrestato, Daniele ammette di
aver sbagliato. La sua Martina non ha nulla a che fare con quei
traffici, è stato lui a chiederle di rubare le versioni. Il giovane
comunque se la caverà con una multa, mentre uno degli extracomunitari
che lavorava per lui denuncia i nomi dell'organizzazione, ottenendo in
cambio il permesso di soggiorno per sé e la sua famiglia. Quando nel
"Vivaio Bertelli" viene scoperto il cadavere del proprietario, Giacomo, i
sospetti cadono sulla moglie, marito e moglie non avevano più buoni
rapporti, e su Angelo Rossi, di cui nessuno conosce la vera identità. I
carabinieri si mettono sulle sue tracce. Il colonnello però scompare,
non prima però di aver detto al maresciallo Ferri che i R.O.S. hanno
scoperto che i soldi del rapimento Gulli sono stati riciclati tramite le
attività di Bertelli. Angelo intende portare a termine la missione,
cercando però di sottrarsi alle indagini della squadra di Ferri, il
quale, suo malgrado, deve stare al gioco del suo ex capo: il nostro
maresciallo accetta quindi di lavorare per Rosario Ponti, anch'egli
proprietario di un vivaio, che potrebbe avere a che fare con questa
losca vicenda.
Delitto tra le orchidee
Trama
Con la scusa di un corso di aggiornamento a Perugia, il maresciallo
Ferri trascorre le sue giornate fuori dalla caserma. La Sepi si accorge
che il suo comportamento non è normale: sempre distratto ed infiacchito.
Il suo intuito, ancora una volta, non si sbaglia: egli lavora come
aiutante, a tempo pieno, presso il vivaio di Rosario Ponti. Intanto le
indagini sull'omicidio Bertelli procedono: la signora non ha un vero
alibi per quando il suo marito venne ucciso, mentre Angelo Rossi è
introvabile, ragion per cui i sospetti ricadono su di lui. Le notizie
che lo riguardano sono assai sospette: ha cambiato lavoro ben tre volte
nell'ultimo anno. Quando Sonia si reca al vivaio, scopre che all'interno
della serra vi sono delle piante esotiche non in vendita, in Italia
sono illegali. La vedova ha appena trasferito in un conto all'estero una
cifra piuttosto elevata. Nel frattempo, Ferri controlla i movimenti nel
vivaio, assistendo anche a un chiassoso diverbio tra Poti e Gustavo
Oleandri, proprietario di una ditta di import export di Reggio Calabria.
Poco dopo incontra Angelo Rossi, che sta indagando sugli affari di
Ponti: il colonnello afferma che mancano le prove per sgominare il giro
di Ponti e Bertelli. La Sepi ha scoperto che non c'è nessun corso di
aggiornamento. Incalzato da richieste di chiarimento, Ferri risponde che
non può parlare. "Non hai rispetto per noi", sbotta la sua collega, che
mette sotto sequestro il vivaio Bertelli. Poco dopo le rivelazioni di
Rossi, conferma che Ponti e Bertelli sono legati a filo doppio con il
rapimento Gulli, Ferri viene tramortito da due uomini e rinchiuso nella
serra di Bertelli. Il maresciallo, imbavagliato e circondato dalle
fiamme, vede la morte in faccia. Viene miracolosamente salvato da Angelo
Rossi, raggiunto poi da Sepi e compagni. Per chiarire le cose
definitivamente, Angelo Rossi confessa alla Sepi di essere il colonnello
Fabio Di Chiara, che stava indagando sul rapimento Gulli. In accordo
con la procura, egli aveva ordinato a Ferri di non parlarne con nessuno
dei suoi uomini. Ferri si scusa con la donna, che risponde gelida: "Con
un comandante come te non so se riesco ancora a lavorare". Alla fine
dell'indagine, Gulli riconosce i suoi rapitori: Ponti, la moglie di
Bertelli e la baby sitter della famiglia Gulli, mentre il mandante era
un certo Ezio Giannotti. Inaspettatamente, il colonnello Di Chiara
propone a Ferri di rientrare nel corpo dei R.O.S. Il maresciallo prende
tempo. Intanto in caserma giunge la modella Tiziana Labini, che decide
di non sporgere denuncia contro il suo ex marito, Giuliano, reo di aver
sequestrato il loro unico figlio. Ma la loro vicenda sarà molto più
complicata del previsto.
Un fisico perfetto
Trama
Durante l'annuale sfilata di moda di Città della Pieve, Tiziana
Labini, "Miss Umbria", sviene sul palco. Il brigadiere Testa la porta
subito in ospedale, dove i medici le diagnosticano una crisi dovuta a
stress da lavoro. Negli ultimi mesi è dimagrita moltissimo,
probabilmente anche per via di una delicata situazione familiare: l'ex
marito, Luciano aveva "sequestrato" il loro unico figlio ed aveva
accusato la donna di averlo trascurato per il lavoro. Una volta
arrestato dai carabinieri, la Labini aveva deciso di non sporgere
denuncia contro di lui. Mentre Tiziana si reca a Roma per impegni di
lavoro, è assistita dall'"Agenzia Franchi", il cui proprietario ritiene
che la donna abbia buone chance di diventare la testimonial per una
ditta importante, gli inquirenti fanno due chiacchiere con la madre
della modella, la quale consegna loro le pillole che la figlia assume
tutti i giorni. Il sospetto che la donna faccia uso di droghe è
confermato quando i prelievi del sangue fatti in ospedale rilevano
l'assunzione di amfetamine. Aspettando i risultati del R.I.S., Ferri
manda i suoi uomini per fare una ricerca nei centri dimagranti non
ufficiali, dove la Labini avrebbe potuto comprare i farmaci inquisiti.
Provano in uno di questi, l'"Istituto Monetti", frequentato da vip e
modelle, ma è una pista che non porta a nulla. Le analisi del R.I.S.
parlano chiaro: le pillole sono cocktail chimici per dimagrire, prodotte
da una farmacia, i cui proprietari riconoscono che la ricetta
prescritta alla Labini è del dottor Cafini, un cardiologo accusato, anni
prima, di traffico illegale di medicinali. Questi nega risolutamente il
proprio coinvolgimento nella vicenda. La Sepi intanto non ha ancora
perdonato il maresciallo Ferri: perché non l'ha avvisata delle indagini
con il colonnello Di Chiara. Non si fidava di lei. Il numero
identificativo della ricetta di Tiziana in realtà è stato clonato da
Ernesto Franchi, paziente di Cafini, nonché padre dell'agente delle
modelle, che in questo modo smerciava anfetamine a tutte le ragazze
dell'agenzia. "Dovevo lavorare per mantenere me e mio figlio", confessa
amaramente Tiziana, obbligata a dimagrire per restare nel mondo della
moda. Tutto sembra tornato tranquillo in caserma, fino a quando qualcuno
allenta i freni della macchina di Romanò, appena uscito da un corso di
cucina. Per fortuna non succede nulla di grave. L'elettrauto afferma con
sicurezza che qualcuno ha manomesso i freni con un seghetto. Chi
potrebbe volere fare del male ad un bonaccione come Romanò.
Ricette e sortilegi
Trama
Ferri e compagni indagano sul tentativo di omicidio ai danni di
Romanò. Marianna Bontempo, l'insegnante del corso di cucina frequentato
dal carabiniere, è corteggiata da numerosi allievi, con grande invidia
delle "due zitelle" del corso, una coppia di vecchiette pettegole. La
Sepi dal canto suo assiste a una lite tra Alfio Diamante ed Arturo
Colla, altri due frequentatori del corso. Proprio a casa di
quest'ultimo, in crisi coniugale con la moglie, ha preso fuoco la
stufetta, che per fortuna non ha ucciso l'uomo. Intanto, il colonnello
Di Chiara domanda a Ferri se è intenzionato a tornare nei R.O.S., dove
c'è bisogno di uomini validi come lui. Ferri si prende alcuni giorni per
riflettere e, alla fine, annuncia ai suoi che non andrà a Roma con il
colonnello. Le due zitelle, intanto, rivelano alla Sepi che Colla era un
cliente di Daniele Preci, in arte ‘Mago Daniel', che in una televisione
locale conduce una rubrica di astrologia. La moglie di Colla però
sporge denuncia contro Preci che, a suo dire, ha spillato al marito un
sacco di quattrini non per gli oroscopi, ma per "cose di altro genere".
Interrogato dagli inquirenti, il mago confessa di essere dotato di
poteri particolari. Egli si è fatto lautamente pagare per un filtro
d'amore che il Colla gli ha commissionato per conquistare la sua
insegnante, la Bontempo. Colla conferma le parole di Preci, aggiungendo
di avere intenzioni serie con la donna, visto che la situazione con la
moglie va di male in peggio. Le indagini portano piuttosto a sospettare
di Alfio Diamante, ricoverato già due volte in un ospedale psichiatrico e
denunciato per l'incendio doloso di un'officina, perché innamorato
della presunta amante del carrozziere. Alfio si è peraltro dichiarato
tempo prima alla Bontempo. Scatta il piano per incastrarlo: Prosperi si
reca al corso di cucina e poi invita a vena la donna e Alfio.
Quest'ultimo si assenta dal tavolo, esce dal locale e sparge una tanica
di benzina sulla macchina di Prosperi. Bloccato in tempo, ammette di
avere attentato alla vita dei suoi compagni di corso perché innamorato
della Bontempo. Lo stesso Romanò avrebbe bevuto con lei "addirittura" un
caffè. Con dispiacere di Leo, Jessica è stata ammessa all'università.
Pippo l'ha sostituita con una ragazza, Vittoria, che ha la tendenza a
fare cadere il cappuccino addosso proprio ai clienti anziani, che,
guarda caso, hanno appena ritirato la pensione alla posta. Ferri propone
alla sorella di andare a vivere insieme in un casale fuori dal paese.
Lei accetta con entusiasmo, ma non ha la minima intenzione di viverci
con il fratello, poiché vorrebbe farne un agriturismo. Andrea sorride,
contento di avere finalmente trovato un'occupazione all'amata sorella.
Il segreto di Gemma
Trama
Usando Bordi come esca, i carabinieri smascherano Vittoria, la nuova
cameriera di Pippo che, con la tattica di rovesciare cappuccini sui
clienti anziani, rubava loro la pensione appena ritirata. Alla Pieve si
presenta un anziano signore che ferma Sonia Martini davanti alla
caserma. Le vorrebbe parlare ma non ne ha il tempo. L'ombra di una
donna, con gli occhiali neri ed il foulard in testa, lo fa scappare dopo
aver consegnato alla Martini un mazzo di chiavi. Frattanto, le cose
iniziano ad andare bene per Alessandra che inizia i primi lavori per
mettere in piedi il suo agriturismo. Inoltre, ultimamente lei e Testa si
scambiano sguardi d'intesa. Bordi annuncia ai colleghi che a Città
Della Pieve c'è stato un omicidio. La vittima è l'uomo che aveva cercato
di parlare con Sonia. L'unica testimone afferma che l'uomo stava
parlando con una donna, la quale, prima di sparargli, gli ha urlato:
"Sono 21 anni che aspetto". L'uomo si chiamava Lorenzo Luzzi. Nella
camera d'albergo dove questi alloggiava, viene trovata la foto di una
donna con un numero di telefono: si tratta di Gemma, la proprietaria
della pizzeria preferita dai carabinieri. Luzzi era ricercato da più di
vent'anni per una rapina in una gioielleria di Chianciano. Lui scappò,
il suo socio venne ucciso dal gioielliere ed il terzo, che faceva da
palo e probabilmente era una donna, fuggì. Gemma risponde a Ferri di non
conoscere Luzzi: con tutti i clienti che aveva, quando faceva la
prostituta, non può certo ricordarseli tutti. Il maresciallo ordina ai
suoi di cercare la cassetta di sicurezza a cui potrebbe appartenere la
chiave nel mazzo lasciato a Sonia dalla vittima. Intanto, sebbene a
malincuore, Ferri è costretto a perquisire la casa di Gemma, dove trova
una lettera, vecchia di 21 anni, proprio dei tempi della rapina, che la
perizia calligrafica indica essere stata scritta da Luzzi. Ma quando gli
inquirenti trovano la cassetta di sicurezza, affiora più di una
sorpresa: in una lettere contenuta nella cassetta (con il bottino della
rapina di Chianciano), Luzzi afferma di essere il padre di Sonia
Martini. La ragazza, molto scossa, si precipita dalla madre che le
confessa di averla adottata. Lei e suo padre non hanno mai avuto il
cuore di dirglielo. Anche altre sono le novità in caserma: Alessandra e
Testa si baciano ed il maresciallo Ferri chiede alla Sepi di andare a
cena sola con lui. Per tutta risposta, la donna gli presenta il suo
storico fidanzato, Giorgio, di cui dice di essere molto innamorata.
Anche Leo non sa più bene che sentimento prova per Jessica,
momentaneamente tornata al bar dello zio. Intanto, la posizione di Gemma
si fa sempre più delicata quando viene trovato un capello rosso,
proprio come i suoi, sul cadavere di Luzzi. Convocata in caserma, la
donna finisce per confessare il suo amore per Lorenzo. Un amore finito,
passato, ma come non rimanere legata per sempre al padre di sua figlia
Sonia.
Vacanze premio
Trama
Sonia non riesce a darsi pace per la morte del suo vero padre,
Lorenzo Luzzi. La Sepi la porta a parlare con Gemma, che la rassicura:
suo padre era un brav'uomo, sicuramente non fu lui ad uccidere la
guardia nella rapina di 21 anni prima. La Martini continua ad essere
pedinata dalla misteriosa donna con gli occhiali neri ed il foulard in
testa, che però non lascia tracce per essere identificata. Intanto, in
caserma, Ferri si sta occupando di Simona Bezzi, capo di una società di
consulenza, che ha organizzato una vacanza premio per i suoi dipendenti,
viaggio mai avvenuto perché la titolare dell'agenzia a cui si è
rivolta, Enrica Pignoni, è scappata con il denaro. Il marito, Enzo, non
si sa spiegare la fuga della donna. Il mistero si infittisce quando si
scopre che l'assegno di 50.000 euro della Bezzi non è ancora stato
incassato dalla donna. Come un fulmine a ciel sereno, la Sepi annuncia a
Ferri di voler sposare Giorgio, il suo fidanzato. Il maresciallo dà
l'impressione di non prendere bene la notizia. Le persone che
conoscevano la Pignoni si dicono poco convinte alla colpevolezza della
donna, onesta e generosa com'era. La pista di Pasquale Pinna,
ventisettenne, aiuto pescivendolo, a cui Enrica ha trovato un altro
lavoro, si rivela infruttuosa. Nel frattempo, grazie all'aiuto di
Prosperi, viene finalmente identificata la targa della donna che segue
Sonia: si tratta di Grazia Tosi, un'impiegata cinquantenne. Poiché
quest'ultima sospetta che Sonia possa aver dato le chiavi della fatidica
cassetta di sicurezza a Gemma, inizia a seguire anche la ristoratrice,
che si offre come esca. Da quando le analisi dei R.I.S. hanno decretato
che il capello rosso trovato accanto al cadavere è suo, la situazione si
è fatta delicata. Insieme a Sonia, Gemma si reca in banca per ritirare
il bottino della rapina ma, una volta uscite, trovano Grazia che le
minaccia con una pistola; in quel delicato frangente scatta il blitz e
l'arresto della donna. In caserma la Tosi confessa di aver aspettato 21
lunghi anni per potersi godere il bottino, ma quando ha visto Luzzi, che
anche lei amava, che dava le chiavi a Sonia per alleggerire la sua
coscienza di padre assente, non ci ha più visto dalla rabbia. Si scopre
così che era proprio lei la donna della rapina che uccise la guardia e
poi Lorenzo. Gli inquirenti intanto vengono a sapere che la Pignoni
aveva assunto un investigatore per spiare il marito, scoprendo che la
tradiva con la signora Bezzi. Dopo molte ricerche, Enrica viene trovata
in ospedale, dove è stata operata al setto nasale. La donna afferma di
non aver mai preso l'assegno della Bezzi e sarà lo stesso marito a
confessare di averlo girato a terzi per coprire un proprio debito. In
caserma non c'è un attimo di pace: una donna denuncia la scomparsa della
nipote diciassettenne Barbara Colla. Intanto, in un parcheggio, Ferri,
all'improvviso e di proposito, bacia la Sepi per evitare che la donna
veda il fidanzato Giorgio che amoreggia con un'altra. I tentativi del
maresciallo si rivelano tuttavia inutili e la Sepi rimane di sasso.
Una dolce sinfonia
Trama
La Sepi ha deciso: la sua relazione con Giorgio è definitivamente
chiusa. Ferri dissimula l'entusiasmo. Prosegue la ricerca di Barbara
Colla, la ragazza scomparsa, figlia di un musicista tedesco e di una
donna bellissima, entrambi morti in un incidente stradale. Dopo la
perdita dei genitori, la ragazza di è trasferita a vivere dagli zii: con
loro però la situazione non era delle migliori, e anche a scuola
Barbara aveva problemi. Due elementi però fanno avanzare le indagini:
una ragazza con gli occhiali neri, che si rivela poi essere la stessa
Barbara, ruba il clarinetto di Leo, mentre questi sta facendo riparare
il suo strumento nel negozio di musica "Bertarelli": qui, in seguito,
una signora di bella presenza fa domande incalzanti su Barbara. Intanto
Prosperi trova delle pasticche a casa della Colla, che le analisi
confermano essere dei potenti psicofarmaci, con effetti destabilizzanti
sul paziente. Il vecchio Giovanni ritrova il clarinetto di Leo al
cimitero, accanto alla lapide dei genitori di Barbara, presso la quale
la ragazza viene ritrovata dallo zio Ercole la notte successiva. Il caso
sembra conclusosi bene, ma Leo non ci vede chiaro. Il ragazzo quindi
pedina la donna misteriosa che aveva fatto domande al negozio di musica:
si chiama Viola Baroni, è astrologa e cartomante. Con la scusa di una
visita, Sonia e Prosperi sottraggono alla maga un cd rom, dove trovano
le fotografie della donna che bacia zio Ercole. Messa sotto torchio, la
moglie ammette di aver avuto dei sospetti su una loro relazione. Lei
confessa anche che il marito somministrava psicofarmaci alla nipote. Ma
si sarebbe aspettata invece che il marito, come le mostra la Sepi,
avesse intestato a sé stesso, con una procura generale, il negozio di
abbigliamento che lei gestisce da anni. La verità viene a galla quando i
carabinieri scoprono che al compimento dei suoi diciotto anni, cioè il
giorno dopo il suo ritrovamento, Barbara erediterà un milione di euro
dal nonno armatore. L'indomani, Zio Ercole e Viola portano la ragazza in
banca, dove, sotto ipnosi, tentano di costringerla a firmare un
documento che trasferirebbe il denaro dell'eredità a Viola. Il piano
viene però sventato dai carabinieri, che accusano la coppia di truffa e
di circonvenzione di incapace. Intanto, un ragazzo, Pietro Marchetti,
titolare di una ditta di catering, è stato malmenato da Bruno Frontoni. I
carabinieri vengono a sapere che Pietro ha soffiato a Bruno la futura
sposa, Carla Vittoria. Pietro se la cava con qualche escoriazione e un
paio di costole incrinate, mentre Bruno, istruttore di boxe della
palestra "La nobile arte", è improvvisamente partito per l'estero. Nel
frattempo Barbara e la zia lasciano la Pieve per cercare di rifarsi una
vita e Leo dona alla ragazza il suo clarinetto.
Una mossa sbagliata
Trama
Di ritorno dall'Olanda, il pugile Bruno Frontoni nega di aver
malmenato Pietro Marchetti. Lui sostiene di averlo solo minacciato ed in
effetti ha un alibi di ferro che lo discolpa dall'accusa. Dopo le prime
indagini, i carabinieri scoprono che c'è del torbido nella ditta di
catering gestita da Pietro: i numerosi fornitori non vengono mai pagati,
come del resto il costruttore della villa dell'imprenditore, Mesiti.
Una ragazza di nome Sara Sella viene improvvisamente licenziata da
Marchetti: le era stato promesso il rinnovo del contratto di vice cuoco,
ma le numerose proteste da parte di lei, per le scarse condizioni
igieniche delle cucine, non le avevano certo giovato. Rimasta orfana e
con una sorella malata, Sara è fidanzata con Giuliano, un suo coetaneo.
Il suo sogno è quello di aprire un ristorante. Quando Marchetti si
precipita in caserma per denunciare il furto della propria macchina,
Ferri e compagni scoprono che nell'affare potrebbe essere coinvolto
Francesco Buttinelli, un ortofrutticolo cui Marchetti deve parecchi
soldi. In realtà ad avere rubato l'auto è stato il figlio di Buttinelli,
Giuliano, che aveva picchiato l'imprenditore e rubato la macchina per
vendicare il padre, ormai quasi sul lastrico per i conti non pagati da
Pietro. Con il ricavato della vendita dell'auto, egli intendeva
finanziare il sogno della sua fidanzata, Sara, che dopo aver saputo la
verità decide di aiutare il padre di Giuliano, mentre Mesiti entra in
società con Marchetti per riavere parte dei suoi soldi. Risolto dunque
il caso, Ferri viene a sapere che la Sepi ha un appuntamento con il
colonnello Fabio Di Chiara. Cerca di incassare il colpo ma, ad onore del
vero, pensava fosse arrivato il suo momento, e non quello del suo ex
superiore, per avvicinarsi all'affascinante maresciallo. Intanto sua
sorella Alessandra ha appena inaugurato l'agriturismo, un ambiente caldo
e accogliente, dove arrivano i primi clienti. Come un fulmine a ciel
sereno, si presenta in caserma una donna di una certa età, a prima vista
ubriaca. Si tratta della signora Rita Paolini, vedova e madre di
Domenico, un noto costruttore della zona. La donna viene riportata a
casa dove i carabinieri trovano i cani addormentati e l'abitazione
sottosopra: qualcuno è entrato e ha rubato tutto, narcotizzando Domenico
ed i domestici. La stessa Rita potrebbe essere stata drogata, poiché la
cameriera di casa Paolini, Elisabetta, dichiara che la padrona è
astemia.
Insonnia
Trama
Il ladro che si è introdotto in casa Paolini ha rubato i gioielli di
famiglia e parecchi soldi. Il R.I.S. conferma l'impiego di un narcotico
ai danni dei derubati. Una domanda perseguita Ferri: perché la signora
Rita si è risvegliata prima di tutti? Intanto risulta introvabile il
secondo figlio, Annibale. Pochi giorni dopo avviene un'altra rapina, in
uno studio dentistico, con le stesse modalità del furto in casa Paolini e
gli inquirenti scoprono che il dentista si serviva della stessa colf
che lavora dalla signora Rita: si tratta di Elisabetta, a detta di tutti
una gran lavoratrice, di un'onestà cristallina. Come spesso capita,
Pippo sa qualcosa che potrebbe rivelarsi molto utile: Annibale aveva la
passione, sin da piccolo, per la chimica. La signora Rita afferma che il
figlio è in giro per il mondo, facendo lavori sempre diversi, mentre
Domenico rammenta che il fratello aveva inventato un farmaco, per la
precisione, un calmante, prima di abbandonare la tanto amata chimica.
Intanto, si presenta all'agriturismo il signor Losi, un professore di
matematica alla ricerca di pace per scrivere un libro. Nonostante aiuti
Ale a tenere i conti, egli si comporta in modo reticente quando gli
vengono richiesti i documenti. L'uomo temporeggia, fino a quando Ale,
con la scusa di fare le pulizie nella sua stanza, trova la sua carta
d'identità. Prende i suoi estremi e li consegna, come di prassi, ai
carabinieri, insieme a quelli degli altri clienti. Dopo diversi giorni
di appostamento, Sonia e Leo scoprono che Elisabetta non è la
santarellina che tutti descrivono. La ragazza sta organizzando
l'ennesima rapina, visto che al telefono ne parla con qualcuno, a cui
confessa di aver paura dei carabinieri che le stanno dietro. Ferri ed i
suoi uomini sorvegliano tutte le ville in cui lavora Elisabetta. Il
maresciallo arresta un uomo che sta entrando in una di esse. Si tratta
di Annibale Paolini, che in caserma confessa di aver rubato perché aveva
bisogno di soldi: non volendo chiedere denaro alla madre, aveva deciso
di derubarla e siccome il gioco ‘gli aveva preso la mano', continuava a
farlo nelle case in cui lavorava Elisabetta, segretamente sua complice e
fidanzata. Grazie al farmaco di sua invenzione, narcotizzava i rapinati
a seconda dell'età e del peso. Aveva sbagliato le dosi per la madre,
che si ricordava molto più magra. Nel frattempo, Ferri è geloso: la Sepi
è uscita, elegantissima, con Di Chiara. Ritornerà in caserma all'alba e
nel salutarsi i due non si baciano ma sembra solo questione di tempo.
Prosperi intanto scopre che il "Signor Losi" residente nell'agriturismo
di Ale è ricercato dalla polizia per tentato omicidio ai danni di un
certo Alfredo Desideri. Il carabiniere si precipita dalla Ferri per
avvertirla, ma Losi minaccia lui e la ragazza con una pistola. In
caserma si accorgono dell'identità del ricercato e, intuendo il
pericolo, corrono di gran carriera all'agriturismo.
Gelosie
Trama
All'interno dell'agriturismo, il professor Losi, ricercato dalla
polizia per tentato omicidio e munito di una pistola, tiene in ostaggio
Prosperi, una coppia di turisti stranieri e la stessa Alessandra.
Intanto Andrea sta cercando una strategia per salvare i quattro rapiti.
Sono momenti di enorme tensione, in cui il Maresciallo è combattuto sul
da farsi, poiché troppo coinvolto nella vicenda. Dopo aver riflettuto,
Ferri fa chiamare il colonnello Di Chiara e trasforma un casale vicino
all'agriturismo in una base operativa. Losi è disperato di quello che ha
commesso: è convinto di avere ucciso la moglie Luisa e l'amante di
quest'ultima; in realtà la donna è ancora in prognosi riservata. Mentre
Di Chiara vorrebbe entrare nell'agriturismo con i suoi uomini, Ferri
manda Testa dentro la casa sotto copertura. Se il caso non verrà risolto
entro la notte, il Maresciallo affiderà le operazione al suo superiore.
Luigi riesce ad entrare nell'agriturismo e cerca in tutti i modi,
comunicando con il Maresciallo Ferri con un cellulare abilmente nascosto
nello stivale, di ingannare Losi, il quale tuttavia è troppo attento
per essere raggirato. Durante una colluttazione in cui Testa cerca di
disarmare il rapitore, parte un colpo dalla pistola di quest'ultimo:
Prosperi viene ferito alla gamba ed il Brigadiere viene smascherato.
Ferri sta per cedere il comando delle operazioni a Di Chiara, quando
viene informato che l'amante di Luisa è fuori pericolo. Sostenuto dalla
Sepi (che in questa occasione gli rivela di essere stata rapita dieci
anni prima), il Maresciallo blocca gli uomini di Di Chiara e inizia a
trattare con Losi, il quale ovviamente non crede che la moglie ed il suo
amante siano ancora vivi. Dopo aver parlato privatamente con Luisa, la
donna racconta di aver ceduto alle lusinghe dell'amante poiché credeva
di non essere più amata dal marito, Ferri la porta all'agriturismo.
Appena la vede, Losi libera tre ostaggi, ma tiene prigionieri Ale e
Testa. Poi il rapitore parla con la moglie, alla quale chiede di
perdonare tutte le sue malefatte. La donna accetta e lo abbraccia con
infinita dolcezza. A questo punto Losi abbassa la pistola in segno di
resa. Gli ultimi due ostaggi vengono portati in salvo. Di Chiara ammette
che la tattica di Ferri è stata quella vincente. Dopo averlo visto in
azione, Sepi capisce che Fabio non è la persona che fa per lei: sono
troppo diversi per stare insieme. Lei ha bisogno di un uomo più
sensibile. Ferri ringrazia caldamente il Brigadiere Testa, che è
riuscito a proteggere la sua amata sorella. Il Maresciallo è tuttavia
ignaro che anche all'amico stava particolarmente a cuore la sorte di
Ale. Nel frattempo, nell'officina nautica di Città della Pieve è stata
rubata la barca di Giuliano Oddi, proprietario di un supermercato
locale.
Controvento
Trama
Prosegue l'indagine sulla barca rubata a Giuliano Oddi, proprietario
di un supermercato locale. L'improvvisa fortuna di quest'ultimo è
avvenuta grazie ad una vincita miliardaria al super enalotto. Oddi
avrebbe dovuto dividere i soldi con due suoi colleghi, a cui invece
raccontò di non avere giocato la schedina. La barca dell'imprenditore
viene ritrovata dopo qualche giorno. La famiglia Oddi è la classica
famiglia senza difetti, almeno all'apparenza. Se infatti il figlio
Francesco è un ottimo studente, suo fratello Dante frequenta giri
loschi, legati al traffico di stupefacenti. Gli inquirenti iniziano a
seguirlo ventiquattrore al giorno, finendo per scoprire che la persona
da tenere d'occhio in realtà è Francesco, il quale s'incontra di notte
con un uomo, Ignazio Perini, che lo minaccia: "Se non paghi entro
domani, sei fuori". Perini è un bidello dell'università di Perugia che
riceve regolarmente sul suo conto inspiegabili bonifici bancari da 5.000
euro; la stessa cosa succede a Eugenio Zaccari, assistente
universitario. Ferri intuisce che sotto potrebbe esserci un commercio di
esami. Nel frattempo, il Maresciallo sta indagando anche su un giro di
banconote false che inizia a coinvolgere molte persone, ignare di
possedere soldi falsi. Ad occuparsi delle indagini c'è anche il
magistrato Morresi che ha deciso di tornare a Città Della Pieve. Tra lei
e Testa ormai è tutto finito, i due parlano con chiarezza e serenità.
Ale, che origlia il loro dialogo, si dimostra molto gelosa nei confronti
del Brigadiere, con cui poco dopo si bacia: la loro passione è più
forte di tutto il resto, anche dell'ingombrante presenza del possessivo
Maresciallo Ferri. Frattanto, Leo è sempre più coinvolto da Jessica.
Ogni volta che la incontra, viene incantato dalla sua bellezza e dai
suoi deliziosi modi di fare. Prosperi, che ha ormai compreso l'interesse
dell'amico per la propria ex fidanzata, gli dice chiaramente che la
loro storia d'amore si è conclusa da tempo, ma Leo continua a temere che
Jessica sia ancora innamorata del simpatico Carlo. Quando vengono
rubati i gioielli della signora Oddi, gli uomini di Ferri bloccano la
macchina guidata da Francesco (stava scappando), che viene colto in
flagrante con la refurtiva. Il ragazzo confessa di aver rubato perché
doveva dare i soldi a Perini ed a Zaccari che gli vendevano gli esami,
si era messo a comprarli quando aveva capito di avere dei problemi con
gli studi. Francesco aveva provato a vendere la barca del padre, ed ora
cercava di fare la stessa cosa con i gioielli della madre. Il caso è
stato brillantemente risolto. In seguito, nell'ufficio dei Carabinieri,
arriva un meraviglioso mazzo di rose per la Sepi. Sono del suo ex,
Giorgio, che in questo modo cerca di riconquistarla. Ferri non appare
molto contento.
Carte false
Trama
L'indagine sui soldi falsificati si è arenata. Il povero Bordi,
sorpreso in un centro commerciale con una banconota falsa, viene
tagliato fuori dal caso. Si sa per certo che le banconote vengono
fotocopiate su carta filigranata: un lavoro grossolano, fatto da
dilettanti. Ferri fa chiamare tutte le cartiere della zona che
utilizzano questo tipo di carta. In una di esse ci lavora Alberto
Tattoli, noto falsario appena uscito di prigione. L'uomo sostiene di non
avere nulla a che fare con questi falsari, da lui considerati
cialtroni. Qualcosa si muove quando Tina ammette di avere messo lei
stessa i soldi falsi nel portafoglio di Bordi: voleva fare shopping con
banconote di un certo valore, non con quelle di piccolo taglio con cui
viene pagata per fare le pulizie alla pensione "Raffaeli", dove è
impegnata quando non lavora in caserma. I proprietari di questa
pensione, Gaetano ed Anna, hanno un passato poco limpido, fatto di
piccole truffe, per quali non sono mai stati giudicati colpevoli. Ferri
fa pedinare sia Tattoli che la signora Raffaeli la quale, dopo aver
fatto svariati acquisti nei negozi del paese, si reca nella videoteca di
Città Della Pieve, dove consegna una busta al proprietario, Stefano
Marzi. Leo scopre che nel negozio c'è un traffico di film a luci rosse.
Acquista allora una videocassetta, che viene visionata in caserma. Il
filmino è stato girato nella pensione "Raffaeli": la signora Anna
confessa di aver concesso il permesso per girare nel suo albergo per
guadagnare soldi facili, in modo da togliersi qualche sfizio. La donna
nega invece di avere a che fare con le banconote false. L'uomo confessa
agli inquirenti di aver accettato la proposta di un uomo, che non aveva
mia visto, quello dei soldi fotocopiati, il quale gli ha chiesto di
unirsi a lui, in modo da fare un bel salto di qualità. Messo alle
strette, Tattoli accetta di collaborare con Ferri, dando un appuntamento
al misterioso falsario. L'incontro tra Tattoli (in compagnia di Leo,
che si finge suo nipote) con i due falsari avviene in pieno pomeriggio,
in un parco. Purtroppo le cose non vanno come dovrebbero, poiché la
presenza non prevista di Tina manda in fumo il piano di Ferri, la cui
squadra riesce a catturare i due malviventi, non prima che un colpo di
pistola colpisca Tina. Si teme il peggio per la sorte della donna, ma si
tratta soltanto di una ferita di striscio alla testa. Bordi va a
trovarla in ospedale, dove si presenta con un mazzo di fiori. Ferri
scommette che tra i due potrebbe nascere qualcosa. Tra lui e la Sepi c'è
sempre più feeling, ma ogni volta che la situazione si fa interessante,
succede sempre qualche imprevisto.
Sotto copertura
Trama
Loredana e Cesare Marini, una coppia di trentacinquenni, confessa al
maresciallo Ferri di non potere avere figli e di essersi rivolti
all'avvocato Mara Caroli, specializzata in diritto di famiglia, per
adottarne uno. Dopo l'incontro con la donna, è arrivata loro una
telefonata anonima, in cui una voce contraffatta gli proponeva la
vendita di una bambina di 6 mesi per la somma di 50.000 euro. L'avvocato
Caroli, seccata, nega di essere implicata nella vicenda. Sul lunotto
posteriore della macchina, i coniugi Marini trovano la fotografia di una
bambina scattata con una macchina fotografica a sviluppo istantaneo.
Testa chiede al fotografo del paese chi, fra i suoi clienti, possieda
quel tipo di macchina e l'uomo gli risponde che la dottoressa Caroli ne è
una grande appassionata. Tutte le strade portano all'avvocato, anche
una telefonata da parte della solita voce camuffata, che dice ai Marini
che non dovevano rivolgersi ai carabinieri, è partita dal ristorante
dove l'avvocato stava cenando. Pochi giorni dopo qualcuno manomette,
senza risultati, il computer della Caroli la quale racconta a Ferri di
essere stata chiamata per gestire la mediazione sulla vendita della
bambina. Ferri le consiglia di proseguire la trattativa, poiché lui e la
Sepi fingeranno di essere una coppia interessata ad adottare la
piccola. I tre architettano il piano da Gemma, dove Ferri e la Sepi
rimangono soli a godersi la cena, l'avvocato se ne va quasi subito.
Quando vede entrare nel locale il suo ex, Giorgio, la Sepi bacia il
maresciallo: finalmente si è vendicata di quella volta in cui lo vide
baciare un'altra ragazza. Ferri rimane spiazzato e molto colpito dal
gesto della ragazzo. Frattanto, il maresciallo si trasferisce con la
Sepi nell'agriturismo di Ale per gestire le trattative coi rapitori. La
voce misteriosa dà appuntamento ai coniugi "Andreini", Ferri e Sepi: in
un parco, in pieno giorno. Quando Ferri e compagni arrivano sul luogo,
trovano la bambina accudita dal vecchio Giovanni (uno a caso). I
carabinieri tornano all'agriturismo, in attesa di arrestare i rapitori
al momento del pagamento. È proprio qui che i due marescialli, dopo una
notte trascorsa a fare addormentare la bambina, si baciano: questa volta
si tratta di un bacio vero, senza secondi fini, l'inizio di una notte
di passione. Gli inquirenti intanto seguono la persona che hanno intuito
essere colpevole: si tratta di un'infermiera scomparsa tempo prima
dall'ospedale che si reca all'agriturismo con l'intenzione di vedere
quella che confessa essere la propria nipote, Blu. I genitori della
neonata sono due ragazzini senza lavoro e senza possibilità di
mantenerla. La nonna allora ha pensato bene di vendere la nipote, per
assicurarle un futuro migliore. È disposta persino a rinunciare ai soldi
dell'illecita compravendita, giacché a lei interessa solo che Blu venga
trattata bene.
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