martedì 7 maggio 2013
note dal set
"Carabinieri" ha uno stile di racconto che rimanda alla grande commedia
italiana degli anni '50, un tentativo di offrire al pubblico i sapori e
l'atmosfera di "Pane, amore e fantasia". Dunque la scelta di una caserma
di provincia, a Città della Pieve, luogo ideale di incontro e di
convivenza per dei personaggi che provengono da varie regioni italiane,
con differenti origini sociali e culturali. Proprio per questo sono
stati selezionati attori che potessero rappresentare le diverse anime
del nostro Paese. Una novità nel panorama attuale della lunga
serialità italiana è nella struttura narrativa di "Carabinieri" che
prevede, in ogni puntata, la chiusura del caso dell'episodio precedente e
l'inizio di un nuovo caso con soluzione nell'episodio successivo. Due
casi verticali, quindi, intrecciati con le linee orizzontali. In quasi
tutte le scene vengono portate avanti differenti linee narrative: in una
scena deputata al caso di puntata spesso vi sono dei sottotesti
riferiti alle linee orizzontali (linea sentimentale o d'amicizia, ecc.). Abbiamo
cercato di usare un linguaggio caldo e rassicurante, affrontando i
drammi ma senza soffermarci sul torbido. Non abbiamo raccontato solo una
divisa ma le persone che la indossano, con i loro pregi e difetti,
nelle azioni e nelle scelte di tutti i giorni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento