Sotto shock
Trama
In caserma arriva un nuovo elemento. Si chiama Marco Tosi (
Luca Argentero)
ed è stato trasferito direttamente da Ortisei per incompatibilità
ambientale. Neanche il tempo delle presentazioni che scoppia già la
prima emergenza: al Bred and Breakfast di Alessandra (
Elisabetta Canalis) e Gemma una ragazza si rifiuta di pagare e di presentare i documenti di riconoscimento. Leo (
Francesco Giuffrida)
viene così mandato presso il casolare per cercare di scoprire più
informazioni possibili. Nello stesso momento il signor Pascoli denuncia
la scomparsa di proprio figlio. Strana coincidenza visto che la ragazza
al B&B è Elena Pascoli (
Myriam Catania),
altra figlia dell'uomo: basta così tornare al casale per trovare
entrambi i fratelli Pascoli. È particolare però il fatto che entrambi i
figli dell'uomo abbiano deciso di scappare di casa: Leo (
Francesco Giuffrida) viene così messo sulle tracce di Elena, per scoprire cosa nasconde. Altro problema tra un'indagine e l'altra: Luigi (
Roberto Farnesi) ed Alessandra vogliono confessare ad Andrea (
Ettore Bassi)
la loro relazione, ma non sembra mai essere il momento adatto.
Sfortunatamente lo verrà a sapere prima che possano raccontarglielo loro
e la reazione non è delle migliori. La mattina dopo in posta viene
fermata una busta contenente un proiettile ed intestata a Tommaso
Pascoli. Dopo una seconda scomparsa del figlio, l'uomo di decide a
confessare: la sua ex moglie è stata arrestata anni prima per aver
partecipato ad una banda armata ed essersi resa complice dell'omicidio
di un carabiniere a Trento, ed ora alcuni suoi complici non più in
galera gli hanno chiesto di importare armi in nero con la copertura
della sua impresa di import export, ma del bambino, questa volta nessuna
traccia.
Intrighi
Trama
Marco si sta piano piano ambientando nella
cittadina
anche se quasi tutti sembrano non averlo preso di buon occhio, sia per
il motivo del suo trasferimento (aver avuto una relazione con una sua
collega) sia perché è entrato nell'arma per meriti sportivi, lo
sci.
Nel frattempo Giuseppina Colli, un'amica di Tina che qualche giorno
prima era stata vittima di una caduta dal balcone della casa presso la
quale faceva le pulizie, ora è rimasta folgorata da un elettro
stimolatore manomesso. Unica traccia la lite con Fiamma Marzi di qualche
giorno prima avvenuta per motivi di gelosia della stessa Marzi. Partono
le indagini e si scopre che il davvanzale della finestra della Marzi,
dal quale Giuseppina è caduta, era completamente unto con un prodotto di
cosmesi al mughetto che puntualmente viene ritrovato in casa sua. Le
indagini sulla scomparsa del piccolo Pascoli hanno una svolta quando
Elena si ricorda di aver visto giorni prima una macchina particolare
davanti a casa sua, proprio il giorno in cui suo padre è stato
picchiato. Dal pedinamento del proprietario si scopre che il ragazzo è
tenuto in un casolare da una nuova cellula della banda armata che
vorrebbe così punire l'uomo che ha deciso di non collaborare e nello
stesso tempo fare colpo sulle alte sfere della banda stessa. Vista la
loro disorganizzazione a questo punto è facile portarlo in salvo ed
arrestare non solo i colpevoli ma anche un vecchio complice della moglie
di Pascoli latitante dall'epoca grazie ad un trabocchetto. Conclusa
l'indagine però Andrea viene convocato d'urgenza alla sede
centrale a
Roma
ed ottiene una promozione verso un nuovo nucleo operativo dei ROS. Il
caso di Giuseppina si conclude in fretta dopo aver sorpreso la mamma di
Fiamma pagare notevoli somme di denaro alla donna: verrà così fermata e
portata in caserma dove confesserà di aver pagato da anni quelle somme a
Giuseppina al fine di mantenere il silenzio sulla reale maternità di
Fiamma: la ragazza era stata infatti comprata al mercato nero quando era
una neonata e, proprio per questo motivo, aveva cercato di ammazzarla.
Andrea, dopo aver chiarito tutte le sue questioni con Luigi e
soprattutto con Alessandra decide di partire mentre la Sepi a notte
fonda va a farsi un giro in macchina per pensare ancora all'offerta che
ha rifiutato non certa dei propri sentimenti ed è proprio dopo la
foratura di uno pneumatico che incontrerà nelle campagne intorno a
Città della Pieve un uomo molto affascinante di cui ancora le è ignota l'identità (
Giorgio Borghetti).
Caro papà
Trama
La partenza di Ferri mette in grande agitazione la caserma: chi sarà
il suo sostituto? Bordi avverte la Sepi che Angelo Pivi, il detenuto in
libertà vigilata, non si reca in caserma per mettere la firma da ben due
giorni. È letteralmente sparito. Interrogano la sorella Carmela,
maestra elementare, con cui l’uomo vive, i Carabinieri vengono a sapere
che Angelo è stato condannato per pedofilia. Poche ore dopo, il suo
furgone viene ritrovato in fondo ad una scarpata: Pivi è morto. Sul
luogo dell’incidente è stata rinvenuta la sua bomboletta spray per gli
attacchi d’asma, vuota. Qui la Sepi conosce, ma ancora non lo sa, il
nuovo Gip, Carlo Cesari: si tratta dell’uomo che il maresciallo ha
baciato appassionatamente. L’autopsia conferma che Pivi è morto per una
crisi asmatica. In un'intervista rilasciata alla stampa, Carmela afferma
invece che il fratello è stato ucciso. Il vero colpevole è proprio la
persona che lo arrestò qualche anno prima: Lorenzo Sepi, il padre di
Andrea. La Sepi conosce ufficialmente il magistrato che sembra aver
dimenticato il loro incontro notturno. L'uomo consiglia spassionatamente
ad Andrea di non occuparsi del caso: è troppo coinvolta emotivamente
per gestirlo con obiettività. A causa dell’accusa di Carmela, Lorenzo
Sepi viene temporaneamente sospeso dal servizio. Tra padre e figlia si
alza un vero e proprio muro di silenzio. Andrea vorrebbe aiutarlo con
tutte le sue forze, ma l’uomo non riesce ad aprirsi in alcun modo. I
Carabinieri ripercorrono la vira di Angelo. Ascoltano il professor
Taglia, primario della clinica dove Angelo lavorava come infermiere.
Risolutore è l’intervento di Pippo, che afferma di aver visto Pivi
parlare con un conoscente, del quale fornisce l’identikit. Si tratta di
Massimo Castelli: sua figlia Arianna era una paziente della clinica
all’epoca del processo. L’uomo non aveva sporto denuncia per le molestie
subite dalla ragazzina. Quando viene rintracciato dai Carabinieri, lui
confessa di aver ucciso Pivi per vendicare la figlia. Nel frattempo,
arriva in caserma la signora Piccarda che denuncia un atto di vandalismo
contro le vetrine dell’agenzia immobiliare che si trova nello stabile
di cui è portiera.
Casa dolce casa
Trama
Quando il caso Pivi viene definitivamente archiviato, Lorenzo Sepi
lascia Città della Pieve. I carabinieri indagano sulla vetrina infranta
dell’agenzia immobiliare di Febo Farina. Tra gli altri, viene ascoltato
anche il signor Giacinto, l’inquilino del primo piano, che afferma di
non aver visto niente. Interrogato da Mura e Romanò, Farina nega
recisamente di avere nemici, anche perché si è trasferito da poco nel
paese. A tale riguardo, gli inquirenti scoprono che l’uomo, incensurato,
cambia spesso città. Continuano intanto le indagini. La portiera del
palazzo afferma che da qualche tempo un uomo corpulento si aggira nei
pressi dello stabile. Ma ecco che Febo Farina subisce un altro
incidente: l’incendio della sua auto. In caserma sono tutti in attesa
del nuovo capo, mentre il Gip Cesari continua a stare loro con il fiato
sul collo. Tuttavia è proprio quest’ultimo a congratularsi per primo con
la Sepi, quando lei viene nominata comandante della caserma. Il caso di
Farina è ancora ingarbugliato. Egli viene visto mentre consegna dei
soldi a Giorgio Storti. I Carabinieri lo fermano, in quanto
pregiudicato. Tuttavia la fidanzata dell’uomo, un’assistente sociale che
ha conosciuto Giorgio in carcere, rivela il motivo di quel pagamento:
Farina li aveva truffati, aveva preso i soldi della caparra per un
appartamento ed era sparito. Bordi avverte la Sepi che a Città della
Pieve stanno per essere assegnati degli appartamenti comunali.
Fingendosi marito e moglie, Sonia e Testa si recano da Farina. Il Gip
Cesari, venuto a sapere della copertura, ribadisce di essere contrario a
questo genere di iniziative. Farina si fa vivo molto presto ed offre ai
finti coniugi uno degli appartamenti del Comune. Durante la visita
della casa, Farina dice loro che sarebbe opportuno incoraggiare con
10 000 euro i funzionari del Comune che gestiscono l’assegnazione degli
appartamenti. I carabinieri vanno al Comune per verificare se
effettivamente ci sono connivenze. Marco scopre che un’impiegata, Luisa,
è stata corteggiata da Farina che le ha sottratto le chiavi
dell’appartamento. Quando escono le graduatorie del Comune, ovviamente
Sonia e Testa non sono tra gli assegnatari. Scatta la caccia a Farina
per arrestarlo, tuttavia i carabinieri non riescono a trovarlo. Grazie
ad una brillante intuizione di Testa, i Carabinieri fanno incursione
nella casa del vicino dell’agente immobiliare, Giacinto, dove trovano
Farina legato in cantina. È stato Giacinto ad infrangere la vetrina e ad
incendiare la macchina del truffatore, reo di avere investito il suo
cane, che non si era nemmeno preso la briga di soccorrere. Ora Giacinto
dovrà rispondere di diversi reati, a meno che non si dimostri la sua
infermità mentale. Intanto la Sepi decide di accettare il prestigioso
incarico di comandante della caserma di Città della Pieve, mentre Testa è
nominato, su sua proposta, vice comandante. Prosperi, invece, nota
stranezze in Leo, e non sa come rispondere alle domande sempre più
pressanti di Jessica che non riesce a vedere l’innamorato come vorrebbe.
In piena crisi sentimentale, Leo esce a cena con Prosperi, Marco e
Sonia. I carabinieri sulla strada si imbattono in un ragazzo ferito in
seguito ad un incidente automobilistico: un testimone oculare, il dottor
Carlini, ha visto tutto. Quella sera stessa, Leo confida a Prosperi che
si sta vedendo con Elena.
Fifty fifty
Trama
Il ferito soccorso dai carabinieri è uno studente, Vittorio
Costantini, il pirata della strada è fuggito, ma il veterinario Carlini,
testimone oculare, fornisce preziose informazioni sulle dinamiche dello
scontro. Nel frattempo, Marco va a trovare Vittorio in ospedale. Il
ragazzo è ancora sotto shock: potrebbe restare completamente
paralizzato. Al suo fianco, c’è la fidanzata Annalisa che viene
rincuorata da Marco. Anche lui ha subito un brutto incidente, ma ora è
di nuovo in piedi. Intanto il testimone Carlini rivela alla Sepi che
anche il pirata della strada potrebbe essersi ferito. Marco insiste per
occuparsi dei controlli al Pronto Soccorso, invece il comandante lo
spedisce dai carrozzieri. Quindi la Sepi esorta Marco a prendere le
distanze dal lavoro. Dopo un momento di stallo, si sbloccano le ricerche
dell’auto pirata che appartiene a Federica Lodili. Quando viene
interrogata, quest’ultima afferma che nella sera dell’incidente l’auto
era stata usata dal marito Luigi. La sua macchina, che ha riportato
danni evidenti, viene immediatamente sequestrata. Il Lodoni però dà la
sua versione dei fatti, affermando che l’auto con cui ebbe l’incidente
aveva i fari spenti: non avrebbe potuto evitare lo scontro in alcun
modo. Prosperi intanto continua a coprire Leo con Jessica ma esorta
l’amico a prendere una decisone. Quando Vittorio esce dal coma, Marco va
a trovarlo. Annalisa gli confida la sua preoccupazione: non hanno soldi
sufficienti per pagare le cure mediche. Marco vorrebbe aiutarlo e,
grazie a Prosperi, si rivolge all’assicurazione Attilio Renzi che aveva
già collaborato con la caserma. Quando l’assicuratore legge il nome di
Vittorio Costantini, l’assicuratore rimane sorpreso: il ragazzo ha già
avuto un incidente con un loro assicurato ed è in attesa di 10 000 euro.
Gli inquirenti si recano dal dottor Cimini, quello che ha stilato il
referto: è il padre di Annalisa. Messa alle strette, quest’ultima
confessa di avere da poco saputo che Vittorio si era impossessato della
carta intestata del padre. Costantini però non può avere fatto tutto da
solo. I carabinieri fanno ricerche in altre assicurazioni e scoprono che
il nome di Vittorio appare in almeno altri cinque casi di richiesta di
risarcimento danni. In questo modo risalgono al nome di Glauco Terrani,
un amico di Vittorio da lui reclutato e che aveva guidato il veicolo in
uno degli incidenti. Negli altri casi invece i guidatori erano neo
patentati che avevano frequentato l’autoscuola Santamaria, dove Marco
riesce ad infiltrarsi, finendo per scoprire il losco traffico.
Finalmente Vittorio confessa le sue responsabilità nella truffa e questo
forse alleggerirà un po' la sua posizione. Nel frattempo, Leo sembra
aver preso finalmente una decisione: dopo avere frequentato Elena per
qualche tempo, confessa all’amico Prosperi di volerla lasciare.
Un'epidemia amorosa
Trama
In caserma arriva Carmine Sesti, proprietario di un magazzino di
prodotti agricoli e di casalinghi all’ingrosso, che denuncia la
scomparsa di un camion carico di merce. I carabinieri parlano con
l’autotrasportatore Osvaldo, disperato per la perdita del camion, suo
unico bene. La Sepi e Sonia si recano al mega store di Sesti, dove
rivedono i coniugi Iseppi che le due avevano incontrato alle terme: lui è
addetto alle spedizioni, lei sta alla cassa. Seti rimprovera Iseppi
perché non utilizza i guanti da lavoro. Poche ore dopo, il camion con la
merce rubata viene ritrovato intatto: apparentemente non manca nulla.
Controllando bene la merce, Sesti si accorge dell’assenza di una partita
di diserbante altamente tossico, il Paraquiat: se assunto, esso provoca
la broncopolmonite interstiziale. Sesti afferma di aver taciuto fino a
quel momento poiché quel trasporto era da farsi a parte con le adeguate
cautele. Le ragioni del furto rimangono tuttavia difficili da spiegare:
per acquistare il Paraquiat, un prodotto assai economico, occorre
soltanto il patentino di agricoltore. Intanto, si apprende da Tina che
il signor Iseppi, suo vicino di casa, soffre da tempo di una tosse
fastidiosa. Testa e Sonia vanno a casa degli Iseppi. La signora afferma
di lavare a parte la tuta ed i guanti del marito per via del suo lavoro.
Durante quella visita, il nipote della coppia, Paolo, che vive con
loro, ha un atteggiamento che desta sospetto. Poco dopo Saverio viene
ricoverato in ospedale, dove i medici accertano la sua intossicazione da
Paraquiat. I carabinieri pensano che l’avvelenatrice sia la moglie, che
viene subito portata in caserma, ma ella nega decisamente qualsiasi
responsabilità. Cesari dà quindi l’autorizzazione alla perquisizione.
Alla luce di ulteriori ricerche fatte sul conto degli Iseppi, Testa
viene a sapere che lo zio rendeva la vita impossibile a moglie e nipote.
Quando Paolo viene fermato dagli inquirenti, egli confessa di aver
tentato di avvelenare lo zio perché non sopportava la sua violenza.
Intanto in caserma arriva la notizia di un’aggressione. Prosperi e Sonia
si precipitano al pronto soccorso, dove c’è Ivona Malnova, una bella
rumena, che afferma di essere stata scippata. La sua dichiarazione non
convince affatto, soprattutto dopo che la squadra della Sepi fa la
conoscenza del marito di Ivona, Roberto Fantini, sposato tranite
un’agenzia, e del fratello Nico. Nel frattempo, su consiglio dell’amico
Prosperi, Leo si decide a parlare con Elena per lasciarla. Prima che
riesca a trovare le parole giuste, Elena gli rivela di aspettare un
figlio da lui.
Matrimoni
Trama
Il caso di Ivona Malnova coinvolge l’intera caserma, ma in
particolare Sonia. La ragazza è convinta che la donna non abbia detto
tutta la verità sull’aggressione subita. La Martini compie allora
ulteriori ricerche e scopre che il marito di Ivona, Roberto Fantini, è
il titolare della più grossa azienda umbra di esportazione di tartufi.
Testa, la Sepi e Sonia si recano quindi dall’imprenditore, il quale
confessa di voler molto bene alla moglie, nonostante le modalità poco
canoniche del loro matrimonio che è solo ed esclusivamente di facciata.
Non avendo mai avuto molto tempo per cercarsi una compagna, lui ha
infatti chiesto al fratello Nico e al signor Bentivoglio, titolare
dell’agenzia La Coppia Perfetta. Durante la visita, i Carabinieri
incontrano anche Nico: tra questi ed Ivona sembra esserci una sospetta e
palpabile tensione. Inoltre Sonia nota un flacone di sonniferi nella
spazzatura. Successivamente Testa scopre un’inquietante verità: Ivona in
realtà è Nadia Pop, prostituta già espulsa dall’Italia. Subito dopo la
ragazza scompare. Messi alle strette, i Fantini confessano: Nadia è in
realtà l’amante di Nico. Roberto l’aveva sposata per fare un favore al
fratello. La donna era tornata in Italia grazie ad una misteriosa
organizzazione che fornisce documenti falsi, allo scopo di combinare
matrimoni tra donne straniere ed uomini italiani. I membri
dell’organizzazione ricattavano le ragazze, minacciando di velare ai
mariti la loro identità. I Carabinieri interrogano anche Romina,
un’amica di Nadia, la quale dà loro la stessa versione della storia:
tutto sembra ruotare intorno a La Coppia Perfetta. Fingendosi clienti,
la Sepi e Testa cercano di saperne qualcosa di più ed accettano di
incontrare due possibili partner. La ragazza toccata a Testa si chiama
Giorgia. Anche lei ha subito la stessa sorte di Nadia e di Romina.
Intanto l’intuito di Romanò porta un grosso contributo alla risoluzione
del caso: quando vede Cinzia, la segretaria dell’agenzia, gli pare di
riconoscerla. Romanò mostra quindi la foto a Gemma che individua nella
donna un’ex prostituta. Tutto ciò accade mentre i carabinieri
sorvegliano Nico: questi viene sorpreso mentre paga un riscatto, dopo di
che i Carabinieri trovano il casale dove Cinzia teneva prigioniera
Nadia con la collaborazione di alcuni complici. La ragazza viene
liberata.
Dieci decimi
Trama
Per chiarire le cose, il Gip Cesari invita a cena la Sepi.
L’atmosfera romantica del locale crea ad Andrea un grande imbarazzo che
aumenta ulteriormente quando sopraggiungono Mura e la moglie, giunti lì
per festeggiare il loro anniversario di nozze. Il mattino seguente, Mura
non riesce a stare zitto e racconta a tutti dell’incontro segreto. Il
gioco successivo, la vetrina del negozio dell’ottico Stocchi viene
mandata in frantumi. Accorsi sul luogo, i carabinieri avvertono una
strana tensione tra Giorgio Stocchi, il proprietario del negozio, e la
moglie Giulia. Pippo racconta di aver visto due ragazzi su un motorino
azzurro aggirarsi nei pressi del negozio. Purtroppo indossavano il casco
integrale e non li ha potuti riconoscere. Stocchi non vorrebbe nemmeno
sporgere denuncia poiché potrebbe trattarsi di un semplice atto
vandalico, ma i carabinieri la pensano diversamente. Nel frattempo,
durante una visita di controllo dagli Stocchi, Bordi conosce la figlia
della coppia, Anna. Ben presto, Testa intuisce che l’effrazione della
vetrina è stata provocata all’interno del negozio. I coniugi confessano
che in effetti la vetrina è andata distrutta durante il loro litigio.
Dopo tale confessione, Prosperi e Gabriele tengono d’occhio il negozio,
perché la versione degli Stocchi non li ha affatto convinti. Intanto, in
caserma, la signora Valeri denuncia il marito, il quale ha fatto
operare senza il suo consenso la figlia Elisabetta, un intervento con il
laser per curare la miopia. La ragazza risulta essere una cliente
dell’ottico di Città della Pieve. Tosi viene a sapere che Anna Stocchi è
l’assistente del professor Caffari, il quale ha operato la Valeri. Ma
il chirurgo esercita soltanto di lunedì, mentre Elisabetta è stata
operata di mercoledì. Forse è stata proprio Anna ad eseguire
l’intervento, sebbene lei non abbia ancora ottenuto la specializzazione.
La Sepi vuole vederci chiaro e decide, sfidando per l’ennesima volta il
volere di Cesari, di agire sotto copertura. In tal modo, la donna
scopre che Anna, in combutta con la madre, truffava i pazienti,
operandoli all’insaputa del professor Caffari. Stocchi era contrario al
raggio e, proprio per questo aveva litigato con la moglie. Frattanto,
Leo annuncia che sposerà Elena, mentre Alessandra acquista un test di
gravidanza.
Stile libero
Trama
Alla farmacia Fascetti qualcuno è entrato mettendo il locale
sottosopra. Il farmacista Francesco e sua moglie Rossella non intendono
sporgere denuncia, affermando che non è stato sottratto alcunché. La
Sepi dispone di tenere il negozio sotto controllo. Nel frattempo, Testa e
Prosperi notano Jessica rientrare all’alba, in compagnia di due tipi
poco raccomandabili, Mauro e Pietro. Frattanto, in piscina la Sepi e
Sonia soccorrono Rita, una nuotatrice che ha avuto un improvviso malore.
Accanto a lei c’è una fiala di “Flebron”, ma la ragazza nega che sia
sua. Le due carabiniere assistono anche a un battibecco tra Rita ed il
suo fidanzato, Paolo. Nell’accesa discussione interviene il padre di
Rita, Vincenzo Meloni, che rimprovera la ragazza perché non si sta
allenando abbastanza. Come sempre scrupolosa, la Sepi manda la fiala in
laboratorio: si scopre che è un potente anabolizzante. Tale scoperta
potrebbe essere collegata al tentativo di furto avvenuto in farmacia. La
Sepi chiede a Cesari l’autorizzazione per perquisire la piscina, ma nel
contempo decide che lei e Sonia continueranno a frequentarla in
incognito. Nel frattempo, arriva in caserma la madre di Leo dalla
Sicilia, mettendo tutti in agitazione per via dei preparativi per il
matrimonio del figlio. Per liberarsi dal suo assillo, Elena suggerisce
di spostare la cerimonia in Sicilia. In questi giorni Alessandra, che
ancora non ha fatto il test di gravidanza, evita volutamente Testa.
Luigi ha saputo dal farmacista del test e finalmente riesce a parlare
con Alessandra che gli promette di tenerlo al corrente di tutto. Durante
la perquisizione della piscina, viene ritrovata un’altra fiala: secondo
Cesari, tale scoperta non è una prova sufficiente per aprire
un’inchiesta, poiché il caso riguarda la medicina sportiva. L’allenatore
di Rita, Mariotti, si proclama totalmente estraneo alla vicenda.
Tuttavia l’atteggiamento dell’uomo desta sospetti, ragion per cui la
Sepi infiltra nel corso maschile di nuoto Gabriele e Marco. Nelle stesse
ore, arriva in caserma Francesco con un occhio nero. Mentre Bordi va a
chiamare Testa, lui sparisce. Si scopre che Paolo, il fidanzato di Rita,
ha dei precedenti penali: quand’era minorenne rimase coinvolto in un
giro di spaccio di stupefacenti leggeri durante i concerti. Mentre
spiano Paolo e Rita, Mura e Romanò sospettano che il ragazzo inietti
qualcosa alla ragazza. Frattanto, Alessandra e Testa hanno fatto il test
di gravidanza che è risultato negativo. Provato dalle indagini, il
farmacista decide di dire la verità. Confessa di aver perso al gioco:
l’uomo che gli aveva fatto il prestito voleva in cambio degli
anabolizzanti. Poiché Francesco si era rifiutato, lo strozzino lo aveva
addirittura malmenato. Quest’uomo altri non è che Giulio Mariotti. La
stessa Rita confessa che lui aveva cercato, invano, di farle prendere
gli anabolizzanti. Finalmente l’allenatore viene arrestato.
Falso allarme
Trama
I carabinieri sintervengono per sedare la lite tra i coniugi
Cantarella, Giovanna e Salvatore. Quest’ultimo spiega che la moglie ha
speso tutti i risparmi per acquistare dei dispositivi d’allarme dalla
ditta “Sicurdom”. Purtroppo l’investimento si è rivelato un fallimento.
Come le aveva assicurato il signor Melli, l’agente immobiliare che le
aveva affittato la casa, Giovanna era sicura che gli impianti fossero
collegati con un centro di vigilanza: in realtà non vi è alcun
collegamento. Alla luce di tutto ciò, i carabinieri devono verificare se
si tratta di una truffa. Intanto, Lorenzo è ancora in caserma,
benvoluto da tutti. Testa confida ad Andrea della mancata gravidanza di
Alessandra, cosa che irrita moltissimo la ragazza e che porta i due
innamorati a litigare pesantemente. Al primo controllo, si scopre che
l’impianto dei Cantarella non è affatto collegato alla fantomatica
società Camset, che doveva fornire la vigilanza, di proprietà del signor
Venturi, ragion per cui gli inquirenti cercano il Melli per
interrogarlo; questi nega ogni suo coinvolgimento. Nel frattempo, Tina
esce tutta in ghingheri dalla caserma: con chi si incontrerà vestita in
modo così elegante. Prosperi fa notare a Testa che Jessica continua a
frequentare i due tipi loschi, Mauro e Pietro. Allarmato, Carlo prova a
parlare con l’amica, la quale però reagisce male e lo allontana.
Successivamente Testa e Romanò interrogano Franco Carli, titolare della
Sicurdome. Lui afferma che la sua ditta si occupa esclusivamente di
fornire gli antifurti: spetta agli agenti di commercio indicare le ditte
che si occupano della vigilanza. La responsabilità della truffa ricade
quindi sulla Camset, il cui titolare, in gravi difficoltà economiche, è
sparito. Giovanni arriva in caserma, convinto che i carabinieri abbiano
licenziato Tina: l’ha vista vagare in lacrime. Romanò e Mura ritrovano
la donna alla Sicurdome: anche lei è stata attirata dai soldi facili
legati al commercio di antifurti. La seguono e la vedono pranzare con
Franco Carli. Messo alle strette, Melli confessa di aver presentato
Carli al suo vecchio amico Venturi, poiché sapeva delle sue difficoltà
economiche; ammette però che non immaginava che sarebbe arrivato a
tanto. Grazie al contributo di Tina, la squadra della Sepi riesce ad
incastrare Venturi e a dimostrare che lui agiva con la complicità di
Carli. Quest’ultimo, il cui vero nome è Antonio Mancini, in realtà si
rivela essere un pregiudicato. Quando tutto sembra ormai volgere per il
meglio, arriva in caserma Pippo, allarmato: Jessica è sparita.
Toccare il fondo
Trama
I carabinieri sono tutti impegnati, anche se non ufficialmente, nella
ricerca di Jessica, di cui non si ha più alcuna notizia da circa 48
ore. Testa confida ad Alessandra tutta la sua preoccupazione, mentre
Pippo rivela alla Sepi di aver trovato un contratto di acquisto per
un’auto intestato a sua nipote: come avrà fatto la ragazza a procurarsi i
soldi per un oggetto così costoso?. Testa e Prosperi indagano sulla
palestra di proprietà dei due tipi loschi avvistati in compagnia della
ragazza nei giorni precedenti, Pietro Servidio e Mauro Del Bue, che
gestiscono una palestra (il primo è il direttore, Mauro l’istruttore),
frequentata quasi esclusivamente da uomini anziani. Nel frattempo,
vedendo tutti indaffarati, Cesari intuisce che i carabinieri stanno
seguendo un caso. Sonia e Gabriele, scelti per infiltrarsi in palestra,
fanno la conoscenza della giovanissima istruttrice Loredana Ponente.
Intanto Pippo annuncia felice che Jessica si è finalmente fatta viva:
era ad Urbino, ospite di un amico. Mora e Romanò si recano da Sergio
Bigini, il proprietario della concessionaria che ha venduto l’automobile
a Jessica. L’uomo afferma che la ragazza ha pagato direttamente in
contanti, tuttavia Romanò scopre che lo sconto ottenuto era decisamente
fuori dall’ordinario. Inoltre vengono a sapere che Biagini frequenta la
stessa palestra di Jessica. Dopo qualche giorno, Cesari scopre che i
carabinieri stanno indagando su Jessica. Il Gip riferisce alla Sepi che
Marisa Sereni ha sporto denuncia contro ignoti: suo padre, il
commendator Sereni, sta dilapidando un patrimonio. Anche lui frequenta
la medesima palestra su cui si stanno concentrando le ricerche. Cesari
allora convoca Jessica per un interrogatorio. La Sepi cerca di parlare
con la giovane, la quale però appare sfuggente e distante. Lo stesso
Prosperi viene allontanato dall’amica. Quando Jessica non si presenta
alla convocazione in caserma, Pippo accompagna gli inquirenti a casa
della nipote che è tutta sottosopra: Romanò rinviene un unico orecchino
di turchese. La Sepi decide di pedinare Del Bue e Servadio, dopo di che,
con l’autorizzazione di Cesari, i carabinieri irrompono nella palazzina
dove avvengono gli incontri tra anziani signori e giovani prostitute,
il cui contratto d’affitto è purtroppo intestato a Jessica. Colto in
flagrante, Sereni ha un malore. Di Jessica non c’è traccia, ma Romanò
rinviene l’altro orecchino di turchese. Prosperi e Testa finalmente
ritrovano la nipote di Pippo in palestra, vestita con abiti assai
succinti e truccata pesantemente, gli orecchini erano suoi. Dopo un
momento di rabbia, Jessica si scioglie in un pianto disperato. In
caserma, lei confessa di essere entrata in quel brutto giro, in cui
doveva adescare ragazze per farle incontrare con gli anziani della
palestra. In cambio, riceveva un mucchio di soldi. Spinta dalla Sepi, la
giovane accetta di collaborare. Con una microspia addosso, incontra
Biagini, l’anello più importante della catena, riuscendo a farlo
parlare. Una volta che il caso viene risolto, Cesari acconsente ad
attenuare le accuse nei confronti di Jessica.
Puro cachemire
Trama
I carabinieri indagano sul furto di uno stock di capi in cashmere per
il valore complessivo di circa centomila euro, subito da Arturo Nobile.
La Sepi, Testa e Marco arrivano in fabbrica mentre Nobile sta parlando
con Mario Santini, il cliente che aveva effettuato l’ordinazione. Marco
casualmente fotografa l’uomo durante i rilevamenti. Intanto Romanò si
reca al matrimonio della cugina, dove viene accusato dall’artigiano
Pietro Milli, il quale afferma che è stato lui a fabbricare la pregiata
lampada, regalo dei Romanò agli sposi, che gli è stata rubata alcuni
mesi prima. Romanò è costretto a sequestrare l’oggetto, portandolo in
caserma. Testa è molto preoccupato per Jessica che ha raggiunto una
cascina isolata per stare da sola e lasciarsi alle spalle il momento
difficile che ha appena vissuto. Alessandra lo incoraggia ad andare a
trovarla. Fortuna vuole che il carabiniere trovi Jessica che si è appena
riempita di tranquillanti. Riesce a salvarla e l’assiste, passando la
notte con lei. Tra Cesari e la Sepi, dopo i contrasti riguardanti il
caso della palestra, la situazione migliora, tanto che i due vano a cena
insieme in un elegante ristorantino. In realtà sono ospiti del sindaco
Panni che poi però non arriva. La strana coppia viene sorpresa da
Lorenzo Sepi e da Gemma. Proseguono intanto le indagini sui furti dei
capi d’abbigliamento e della lampada. Partendo dal negozio in cui Romanò
aveva acquistato la lampada, i carabinieri arrivano alla ditta di
import export Bellonci. Il titolare, Giovanni Bellonci, afferma di avere
importato quelle lampade dalla Romania. Dopo essere risalito alla ditta
rumena, Marco scopre che quest’ultima è fallita e che risultava
intestata da una donna italiana, Susanna Seventi, residente con la madre
a Città Della Pieve. Gli inquirenti si recano dalla donna, ma la madre
dice che Susanna si è trasferita da circa 6 mesi in Australia. Quindi
consente loro di portare via i libri contavili della società e qualche
foto. Marco studia le carte tutta la notte e risolve l’arcano: alcuni
dei prodotti non avevano i timbri doganali, quindi potevano benissimo
essere merce rubata; inoltre, in una foto la Seventi è ritratta con
Mario Santini. L’uomo, presumibilmente dopo avere ordinato partite di
merci, in combutta con Bellonci, le rubava senza alcun timore di essere
denunciato, trattandosi di materiale di contrabbando. I carabinieri
pedinano Santini e Bellonci che si incontrano per lo scambio del
cashmere: i due vengono colti con le mani nel sacco. Mentre Jessica si
confida con Ale, la Sepi esce ancora a cena con Cesari.
Sogni d'oro
Trama
In caserma i carabinieri preparano in gran segreto una festa a
sorpresa per il compleanno di Mura. Gemma dovrebbe occuparsi del dolce,
ma al Bed And Breakfast non risponde nessuno. Preoccupati, Sonia e Testa
si precipitano al ristorante. Appena vi entrano, avvertono un forte
odore di etere: Gemma, Alessandra e tutti i clienti sono addormentati,
mentre la cassaforte, benché priva di segni di scasso, è stata
svaligiata. La forte dose di etere, utilizzata per narcotizzarli, lascia
i clienti sotto shock per lungo tempo. Al momento dell’agguato, gli
avventori del locale erano Giada Nespoli, un medico di 40 anni, che
indossa un paio di decolleté di vernice rossa molto audaci; Paolo
Maurizi, rappresentante di orologi antichi del valore di 200 000 euro,
andati perduti nel furto insieme ad un cofanetto portagioie appartenente
alla dottoressa; Claudio e Simona Ruggeri, una coppia in luna di miele.
Purtroppo Alessandra non ha fatto un’assicurazione contro i furti,
ragion per cui rischia di dover rimborsare di tasca propria i clienti
derubati. Nel frattempo, Leo è tornato dalla licenza matrimoniale e la
festa di Mura si svolge al gran completo. Mentre indagini proseguono, il
tecnico che installò la cassaforte, Massimo Giocondi, è fornito di un
alibi di ferro, la tensione tra Cesari e Testa arriva al culmine: questo
perché il magistrato accusa il brigadiere di agire in evidente
conflitto di interessi. La situazione si sblocca quando Giovanni
racconta che un angelo con le scarpe rosse si è intrufolato nella sua
baracca, lasciandogli in dono orologi preziosi ed i documenti di
proprietà del Bed And Breakfast. La dottoressa Nespoli confessa infine
di essere la colpevole: l’ha fatto per preservare le sue ricerche,
contenute in un dischetto nascosto nel cofanetto, da un medico senza
scrupoli, risoluto a passare ad una multinazionale farmaceutica.
Annata di pregio
Trama
Gemma e Lorenzo fanno un romantico spuntino nella cucina del Bed And
Breakfast. La Sepi e Sonia si bloccano sulla soglia dopo averli sorpresi
a scambiarsi battutine maliziose. Sonia è molto imbarazzata dal
comportamento disinibito della madre, ma dopo pochi istanti deve
accorrere in suo aiuto: il vino pregiato stappato da Lorenzo è
avvelenato e Gemma è svenuta. Alla donna viene immediatamente praticata
una lavanda gastrica che la rimette in sesto, mentre Cesari avvia un
procedimento d’urgenza, sollecitando personalmente l’intervento dei NAS.
Le analisi confermano che il vino è stato alterato: contiene un comune
anticalcare. Finalmente Leo, su saggio consiglio di Elena, si decide a
parlare con Jessica ed i due ritrovano, dopo un periodo così burrascoso,
l’armonia di un tempo. I Carabinieri, dopo aver indagato invano sul
produttore del vino sotto inchiesta, il marchese Sannazzaro, scoprono
che la partita di bottiglie incriminata è stata venduta negli Stati
Uniti, ma misteriosamente ora si trova sul mercato italiano. Risalgono
così allo stampatore delle etichette, un certo Pietro Scaglia che, con
la complicità dell’agente rappresentante dei vini del marchese, Alfonso
Beretta, immetteva sul mercato dei falsi di pregio. La presenza di
anticalcare si spiega col fatto che i due truffatori si servivano dei
vuoti raccolti dai ristoranti e dai bar della zona. Nel frattempo, Leo è
moto preoccupato per via del ricovero d’urgenza di Elena: il medico
allontana la paura, ma conferma che si tratta di una gravidanza a
rischio. La donna ha bisogno di attenzioni continue e di riposo
assoluto. Leo decide quindi di chiedere al maresciallo Sepi il
trasferimento in Sicilia, per stare vicino alla moglie ed avere
l’appoggio della propria madre. Come un fulmine a ciel sereno,
Alessandra sorprende Testa mentre questi sta avendo un dialogo molto
intenso con Jessica. Dopo un’amara discussione, la Ferri dice di essersi
ormai stancata di lui e delle sue continue chiusure. Se ne va, senza
voltarsi indietro.
Corse
Trama
Leo ed Elena stanno per partire per la Sicilia. Tutti in caserma
hanno già salutato il loro ex collega, tranne Prosperi: sembra proprio
che i due inseparabili amici non vogliano dirsi addio. Frattanto, Mura e
Romanò, in giro di pattuglia, si fermano sul ciglio di una strada dove
si è formato un capannello di curiosi. I due trovano macchie di sangue,
le orme di scarpe da uomo chiodate e segni di pneumatici sull’asfalto:
tutto fa pensare alle corse clandestine. Dopo aver consultato la banca
dati del computer, i carabinieri si concentrano su due pregiudicati
coinvolti in questo tipo di gare ed attualmente a piede libero: Leonardo
Pansa, organizzatore, e Vito Lo Capo, meccanico. Negli ultimi tempi,
tutti in caserma si sono accorti che Gabriele ha un atteggiamento
sfuggente: rientra a notte fonda e non dà alcuna spiegazione dei suoi
movimenti. Dopo essersi invano cercati a vicenda, Prosperi e Leo
finalmente si incontrano e si abbracciano con tutto l’affetto che li
lega: Leo chiederà in seguito all’amico di fare da padrino alla bambina
che sta per nascere. Quando in caserma arrivano i risultati degli esami i
risultati degli esami del RIS, si scopre che gli pneumatici incriminati
appartengono alla vettura di Gabriele. Purtroppo anche le orme
coincidono con le suole delle sue scarpe. Messo alle strette, il ragazzo
confessa tutto: la sua famiglia versa in condizioni economiche
disastrose. Per aiutare soprattutto la sorellina (che vorrebbe
continuare gli studi), lui aveva accettato di lavorare presso l’officina
Lo Capo, suo compaesano, ora gestita dal genero Gennaro Lucida. Qualche
tempo dopo Gabriele scoprì che Lucidi e Pansa organizzavano un giro di
corse clandestine. Subito cercò di fermarli e, a causa di ciò, rimase
ferito ad un piede. La sua posizione è molto grave, tuttavia Cesari,
convinto dalla Sepi che crede nella buona fede del ragazzo, accetta di
concedergli tutte le attenuanti del caso. La storia tra Testa ed
Alessandra è proprio finita, ma la ragazza non vuole arrendersi a questa
idea e pensa ad un modo efficace per fare ingelosire l’ex fidanzato,
mentre la Sepi trova finalmente il tempo e il coraggio per affrontare il
padre e la sua presunta tresca con Gemma. Per fortuna tutto viene
chiarito: Lorenzo è innamorato della madre di Andrea e tra padre e
figlia torna il sereno.
C'è vita su Marte?
Trama
Nel cielo notturno di Città della Pieve sembrano proprio essere
arrivati i marziani: la povera Tina, che fino ad allora era sembrata a
tutti una visionaria, adesso ha dalla sua centinaia di testimonianze di
cittadini che hanno avvistato nella notte strani e non meglio
identificati bagliori. Il bar di Pippo è affollatissimo di curiosi e
giornalisti, venuti dai dintorni per vedere gli extraterrestri: in quel
mentre arriva Jessica che, con il nuovo look, è davvero splendida e a
Testa la cosa non passa inosservata. Poco dopo giunge in caserma la
telefonata di Giuseppe Castellucci, proprietario di una locanda sita in
un bel podere. I carabinieri accorrono sul posto e constatano uno
straordinario fenomeno: tre cerchi concentrici di erba bruciata in un
campo di grano. Tra un cerchio e l’altro non vi sono tracce di erba
calpestata. Sembrerebbe che qualcosa si sia posato in quel punto
arrivando dal cielo: un’astronave, affermano Castellucci e la moglie
che, prima di chiamare i carabinieri hanno pensato bene di avvertire la
stampa. Frattanto, Sonia e Marco conoscono due giornalisti: Jacopo Viali
e Marcello Bruni, due tipi molto spavaldi che sembrano più interessati a
fare notizia che a cercare la verità. Ormai a Città della Pieve non si
parla d’altro che di marziani, una vera e propria psicosi. I carabinieri
sorprendono un uomo sprovvisto di documenti mentre si aggira nel campo
sequestrato. Si chiama Paolo Farris, docente di Fisica, ex compagno di
liceo di Cesari. L’uomo afferma che non si tratta assolutamente di
extraterrestri. Potrebbe essere uno scherzo ben architettato. L’unica
cosa accertata è che nelle scorse notti si è verificata, nei cieli della
Toscana, una pioggia di meteoriti. Dalle indagini si scopre che
l’attività del Castellucci è in perdita e che l’uomo ha acceso
un’ipoteca sulla proprietà. Il fotografo Marcello Bruni risulta peraltro
essere il nipote della moglie del locandiere: tutto sembrerebbe
coincidere, tuttavia, interrogato su fatti, Castellucci rivela di avere
già venduto la proprietà e di essersi tenuto esclusivamente la gestione
del locale. Se avesse voluto tirarsi fuori dai debiti, avrebbe messo in
scena questo bello scherzetto molto tempo prima. Viene poi rinvenuto un
secondo cerchio. Questa volta Sonia intuisce che i colpevoli potrebbero
essere i due giornalisti assetati di fama: infatti si scopre che Viali
si è servito di una gru del cantiere poco distante da lì, appartenente
al padre geometra, per creare dall’alto l’effetto ufo sui campi di
grano, utilizzando del semplice diserbante per bruciare l’erba. Il caso è
chiuso. Cesari si complimenta con la Sepi: tra i due i rapporti
migliorano sempre di più, anche se sul filo dell’ironia; questo
cambiamento non sfugge al padre della bella Andrea.
Ricette facili
Trama
In caserma si presenta il farmacista Francesco accompagnato dal suo
legale, la dottoressa De Caroli, per denunciare delle anomalie in
numerose ricette presentategli da alcuni clienti. Poco dopo giunge il
signor Matteo Tudini, piuttosto su di giri: nonostante il padre sia
deceduto da sei mesi, egli continua a ricevere bollette intestate a suo
nome. La Sepi rileva che a quel nome erano intestate alcune delle
ricette sospette e invia Mura e Romanò in Comune ad indagare presso
l’ufficio preposto alla registrazione dei decessi. Gli inquirenti
segnalano subito l’anomalia a Luciano Quartini, il dipendente comunale
che si occupa dei certificati di morte: questi reagisce in maniera
sospetta, cosa che porta la Sepi a richiedere il permesso a Cesari per
tenere sotto controllo il telefono dell’impiegato. Dalle intercettazioni
si scopre la totale estraneità dell’uomo alla vicenda: è reo soltanto
di utilizzare la linea per contattare la fidanzata oltreoceano.
Frattanto, dall’analisi delle ricette, Sonia rivela che i medici più
frequentemente coinvolti sono il dottor Biasi ed il dottor Nestri. Sono
tempi duri per Prosperi: da quando l’amico Leo se n’è andato, non riesce
a godersi neanche la sua giornata di riposo. Jessica, anche lei sola,
decide di fargli compagnia per una serata al cinema da vecchi amici. Tra
Testa e Alessandra avviene un riavvicinamento più che amichevole,
mentre Marco fa la corte alla De Caroli, provocando la gelosia di Sonia.
Lorenzo Sepi intanto ha deciso di tornare dalla moglie a Torino. Le
indagini sulle ricette false continuano senza sosta e casualmente Mura e
Romanò, appostati nei pressi del Comune, sorprendono il dirigente
comunale Pino Occhielli, mentre fa una telefonata da una cabina
telefonica davanti all’ingresso del Municipio. I carabinieri, richiedono
all’apparecchio di ripetere l’ultimo numero composto, scoprono che
Occhielli ha chiamato il dottor Biasi, tombola. I carabinieri si mettono
immediatamente sulle tracce del medico, che sembra scomparso, ma
riescono a bloccarlo proprio quando questi sta per darsi alla fuga
insieme al collega Nestri. La Sepi cerca invano Cesari per procedere con
l’interrogatorio, ma riesce a trovarlo sono il giorno seguente: il
magistrato si dimostra stranamente svogliato e durante l’audizione dei
sospetti e, dopo avere confermato il fermo per i due medici, rilascia
Occhielli per mancanza di prove. La Sepi è sbalordita, soprattutto
quando scopre che tra i pazienti di Biasi compare proprio il nome di
Cesari. Il Gip nasconde senz’altro qualcosa: il dubbio diventa certezza
quando si viene a sapere che Occhielli e Cesari erano compagni di
Università. I carabinieri pedinano allora Cesari, che trovano con
Occhielli presso la casa di un pezzo grosso: il professor Stefani,
direttore sanitario. Cesari voleva arrivare a lui, con la collaborazione
del pentito Occhielli, per smascherare l’intera organizzazione che
usava da tempo quel sistema per truffare le Usl e rivendere a caro
prezzo le ricette di farmaci costosi ad extracomunitari, privi di
permesso di soggiorno.
L'amante
Trama
Cesari porta in caserma la sua assistente, Melissa, per sporgere
denuncia contro le violenze inflitte dal marito geloso. Benché lei non
sia del tutto convinta a farlo, fino a quel momento, il coniuge non era
mai stato violento, la Sepi la convince a denunciarlo. Nel frattempo, i
carabinieri si recano nell’appartamento di Lucia Gori, un’avvenente
architetto che ha subito un furto. Nella sua lussuosa abitazione, non vi
è alcun segno di scasso. I carabinieri si propongono di interrogare la
vecchia Maria, cameriera della Gori, l’unica persona che possedeva le
chiavi. Intanto in caserma, alla presenza di Sepi e Cesari, avviene il
confronto tra Massimo e Melissa. L’uomo mostra le foto della moglie in
compagnia di un altro uomo, scattate da un investigatore che aveva
assoldato. Melissa nega decisamente di conoscerlo, poi afferma di essere
stata sì al centro commerciale, dove è stata ritratta, ma solo per
vendere dei gioielli, che tuttavia perse proprio quel giorno, in
circostanze inspiegabili. Sebbene le prove contro la donna siano
schiaccianti, Cesari si fa promettere dalla Sepi di investigare su
quell’improbabile vicenda. Sepi e Sonia ascoltano la versione dei fatti
dell’investigatore Colantoni, l’uomo che ha scattato le foto a Melissa.
Queste afferma che l’amante, mai avvistato prima di quel giorno, si
chiama Giancarlo Boschetti ed alloggia in un costoso hotel di periferia.
Testa e Marco interrogano Maria Cappellari, la quale sembra totalmente
estranea ad ogni responsabilità. La sua posizione si fa più delicata
quando Marco apprende dalla vicina della Gori che un ragazzo era stato
lì il giorno del furto. Si tratta di Matteo Cappellari, nipote di Maria:
eppure lei aveva negato di avere parenti un Umbria. In realtà il
ragazzo, ex tossicodipendente, quella sera aveva tenuto un concerto
nella comunità dove è stato curato: un alibi di ferro. Frattanto Mura e
Romanò seguono Boschetti e lo vedono abbordare una donna, Margherita
Rossi. Abilmente circuita, la donna sembra apprezzare i modi gentili del
suo corteggiatore, salvo poi presentarsi qualche ora dopo in caserma
per sporgere denuncia per lo smarrimento del portafogli. Anche lei, come
del resto Melissa, afferma di non avere mai visto Boschetti. Quando
Sonia scopre che quest’ultimo, prima di essere radiato dall’albo dei
medici a causa della denuncia di una paziente, praticata l’ipnosi a
scopi terapeutici, ecco che le cose tutt’a un tratto si spiegano:
Boschetti derubava ed ipnotizzava le donne, a cui faceva dimenticare
quello che era successo. La stessa signora Gori è stata raggirata dal
medico. I carabinieri decidono allora di tendergli una trappola: la Sepi
farà da esca e Testa le coprirà le spalle. Il brigadiere intanto sta
attraversando una profonda crisi nel suo lavoro, anche perché si è reso
conto che i suoi sforzi sono riusciti ad aiutare Jessica solo in parte.
Sta pensando seriamente di dimettersi. Il giorno dopo la Sepi
microfonata aggancia Boschetti. L’uomo l'ipnotizza. Arrivati al falso
appartamento di Andrea, Boschetti trova pochi soldi, allora pensa di
approfittare di lei. Non sentendo più alcun rumore all’interno della
stanza, Testa si precipita dentro e il criminale viene arrestato. A caso
risolto, Luigi ringrazia la Sepi per l’incarico: tornando in azione ha
capito che il suo posto è lì, con i carabinieri, e che il suo vero amore
è Alessandra che ricambia i suoi sentimenti. Prosperi invece capisce
che il suo rapporto con Jessica è solo d’amicizia. Nel frattempo, Cesari
rinfaccia ancora una volta alla Sepi i suoi metodi rischiosi,
rivelandole di essere stato lui a metterla a capo delle caserma: forse
non avrebbe dovuto.
Il professore
Trama
Durante il giro di pattuglia, Mura e Romanò fanno sgomberare dalla
strada, davanti alla sfarzosa villa dei Pisani, un furgone di una ditta
di condizionatori, la Gelocomfort. La cosa suscita l’interesse di
Giovanni: nascosto dietro ad un cespuglio a pochi metri dalla villa,
l’uomo decide di entrare per curiosare un po’’. La sera stessa, lui si
reca in caserma per informare i carabinieri di una cosa molto
importante, ma nessuno ha tempo per ascoltarlo. La mattina seguente,
Chiara Pisani denuncia il furto di denaro e preziosi avvenuto nella
villa del padre, Sergio, attualmente in vacanza e appena sposatosi con
Marta, una donna molto più giovane di lui. Le domande rivolte alla
numerosa servitù di casa Pisani ed ai tecnici della Gelocomfort non
fanno avanzare le indagini. I carabinieri sono preoccupati per la
prolungata assenza di Giovanni: proprio lui che va a trovarli
continuamente in caserma. Vengono subito avviate le ricerche che
inizialmente non portano ad alcun risultato. Nel frattempo Sergio e
Marta Pisani sono tornati dalle vacanze a causa del furto. Il
comportamento della donna, ma soprattutto il fatto di essere l’ultima
arrivata in casa Pisani, desta i sospetti dell’assicurazione, costretta a
pagare un’ingente somma per la scomparsa dei soldi, dei titoli bancari e
dei gioielli appartenente alla prima moglie di Sergio. Dalle indagini
risulta che l’allarme non è stato manomesso. La foto segnaletica di
Giovanni viene affissa in tutto il paese. Una turista, Giada Lucchini,
sostiene che Giovanni sia un certo professor Benelli, docente di storia
all’Università di Bologna: un intellettuale piuttosto apprezzato
nell’ambiente accademico. A confermare la testimonianza, la ragazza
porta una foto dove è riconoscibile un Giovanni molto più giovane.
Secondo i ricordi della ragazza, egli è sempre stato un uomo solitario,
specialmente dopo che la moglie lo lasciò. Nella foto, gli inquirenti
riconoscono anche Lucio Dani, uno degli operai della Gelocomfort, che in
realtà si chiama Giulio ed è un ex allievo di Giovanni, con anni di
prigione alle spalle per un tentativo di rapina. I carabinieri scoprono
che Dani è un dipendente della ditta di condizionatori, ma anche che ha
chiesto il permesso di usare il furgone per aiutare sua sorella. Niente
di più falso. Testa e la Martini si recano dai Pisani, cui chiedono chi
tra loro abbia preso accordi con la ditta: è stata Chiara. Nella stanza
della ragazza i carabinieri trovano una carta da gioco del Mercante in
fiera, una vecchia passione di Giovanni: decidono così di pedinare
Chiara mentre lei si reca in un casolare. Qui trovano il furgone della
Gelocomfort e la banda con la refurtiva: finalmente riabbracciano il
loro amato Giovanni. Chiara confessa di avere agito per impedire che i
gioielli di sua madre finissero nelle mani di Marta, la quale invece non
aveva alcuna intenzione di sottrarle niente, anche perché la donna
aveva da poco convinto Sergio a fare un testamento in cui lasciava tutto
alla figlia. Dani invece afferma di essere stato costretto a rapire
Giovanni che l’aveva sorpreso mentre stava mettendo la refurtiva sul
furgone. Mentre Giovanni fa di tutto per non ammettere di essere il
professore di storia di cui tanto si parla in caserma, Marco continua a
fare il filo a Sonia che non sembra gradire il carattere troppo
esuberante e puerile del ragazzo, anche se forse un debole per lui ce
l’ha.
Piccoli gangster
Trama
Da qualche giorno a Città della Pieve si verificano misteriosi
incendi di cassonetti in contemporanea a furti in negozi situati dalla
parte opposta della città: tra i due avvenimenti potrebbe esserci un
collegamento, che la Sepi ha tutte le intenzioni di chiarire. Questa
volta Cesari, nonostante il suo consueto scetticismo, decide di non
ostacolare le indagini del maresciallo, fornendole così tutti i permessi
necessari. In tal modo viene installata nella piazza centrale della
cittadina una telecamera che controllerà i movimenti davanti ai negozi
già colpiti: tra questi la libreria di un tal Franzini, frequentata da
clienti di tutte le età, anche da molti ragazzini coetanei del figlio
del libraio, Giorgio, un ragazzo un po’ strambo e taciturno. Tuttavia i
carabinieri sono impegnati anche su un altro fronte, dai toni
decisamente più ludici: una partita amichevole contro la squadra dei
pompieri. In questa occasione, in cui Cesari ne ruolo di portiere
rivelerà doti sportive inaspettate, Testa fa conoscenza con un ragazzino
molto esperto nelle tattiche di gioco, visto ed intelligente, Riccardo
Rossetti, figlio adottivo dei coniugi Rossetti. Con grande dispiacere,
Luigi nota che il fanciullo possiede uno zainetto identico a quello del
piccolo furfante rilevato dalla telecamera posta a controllo dei negozi.
Il brigadiere decide allora di andare a parlare con Riccardo dopo gli
allenamenti di calcio: lo sorprende mentre difende la sua fidanzatina,
Carolina, dai modi minacciosi di uno sconosciuto, a bordi di un
motorino, nascosto dal casco. Dalla targa del ciclomotore, i carabinieri
risalgono a Matteo Servillo, un ragazzino che vive con le sorelline e
con la nonna, in una situazione al limite della povertà. Matteo e
Riccardo ammettono di essere responsabili dia dei furti che degli
incendi dei cassonetti, ma i conti non tornato: come facevano due
ragazzini a conoscere in anticipo i movimenti delle auto dei
carabinieri. Finalmente i due amichetti crollano e confessano di essere
stati costretti a compiere quei reati perché ricattati dal figlio di
Franzini, Giorgio, che minacciava la fidanzatina di Riccardo e le
sorelline di Matteo. Grazie alla collaborazione di Cesari, i due
fanciulli vengono prosciolti e il magistrato si impegnerà anche affinché
Matteo non venga tolto all’affidamento della nonna. La Sepi è molto
colpita dal comportamento del magistrato e decide di recarsi al suo
casale per ringraziarlo di persona: ma ad accoglierla troverà una donna,
Letizia, molto bella ed in abiti da camera. Intanto Alessandra e Sonia
vengono aggredite verbalmente da alcuni giovinastri in un bar fuori
mano. Sonia rimane molto scossa.
L'automobile gialla
Trama
Al Bed And Breakfast Gemma è particolarmente agitata: un famoso
critico gastronomico si trova in incognito nel locale per saggiare la
bontà delle specialità della sua cucina. La cuoca è convinta che si
tratti del quarantenne Silvio Speroni, il quale si sofferma sui
particolari di ogni cosa che gli capita in mano. Gemma esclude che il
critico possa essere l’altra nuova cliente, Antonia Morini, una signora
sulla cinquantina, che si è presentata armata di tele e pennelli. Suo
malgrado, Testa è costretto a fare da cavia a tutti i piatti che Gemma
intende sottoporre al palato del critico. Benché il brigadiere frequenti
con assiduità il locale di Ale, nessuno si è accordo che tra i due la
storia è ricominciata, anzi, da più parti il brigadiere è bersagliato da
continue battutine ed insinuazioni sulla condizione di uomo abbandonato
e la situazione comincia a stargli un po’ stretta. Nel frattempo, Sonia
sembra proprio essere stata presa di mira da quale male intenzionato:
la fiancata della sua nuova auto viene sfregiata, poi nel parcheggio di
un supermercato qualcuno fa letteralmente a pezzi la spesa chiusa nel
bagagliaio della vettura; anche dal parrucchiere Sonia rischia grosso
perché nella boccetta dello shampoo è stata introdotto della varechina.
Infine la ragazza finisce in ospedale a seguito di un incidente di
macchina: i freni sono stati manomessi. La Sepi e Cesari non credono si
possa trattare di semplici coincidente ed inizialmente i sospetti cadono
su due ragazzi, Dino e Alessio, i due ceffi che avevano importunato
Sonia ed Alessandra al Bar Della Palma, un locale fuori mano, gestito da
Angelo Crozza, fratello di Stefano, un latitante ricercato da Cesari.
Le indagini, che portano alla cattura del latitante, escludono qualsiasi
legame con gli incidenti ai danni di Sonia. La Sepi cerca invano di
tenere informato Cesari sul procedere dell’inchiesta, ma al telefonino
il magistrato è irraggiungibile. Così Andrea decide di recarsi al
casale, dove troverà Letizia in accappatoio che la persuaderà a non
disturbare l’uomo, che ha ben altro di cui preoccuparsi. Bordi, intanto,
scopre che il giorno dell’attentato con la varechina, dal parrucchiere
c’era tra le clienti una certa Antonia Tumiati, che altri non è che la
signora Morini, che nella vita fa la critica gastronomica, ma che da
qualche mese è in aspettativa dal lavoro per esaurimento nervoso. La
donna che ha da poco lasciato il Bad And Breakfast, è irreperibile. In
ospedale Ale, che sta facendo compagnia alla malinconica Sonia, si
assenta un attimo dalla sua camera per avvertire la Sepi che la sua
amica inizia a fare dei collegamenti tra gli incidenti ed il suo
passato. In quel frangente la Morini si introduce nella stanza e tenta
di soffocare la ragazza con un cuscino. Cesari e la Sepi intervengono ed
insieme riescono a bloccare la donna appena in tempo. Il figlio della
Morini, Sandro, aveva seguito il corso per diventare carabinieri con
Sonia, ma non era riuscito a superare le selezioni: per l’invidia era
uscito di senne ed ora è ricoverato in una casa per malati di mente. La
madre voleva vendicarlo. Frattanto, Jessica si reca in caserma: ha
trovato dietro al frigo dei gelati una busta piena di assegni in bianco,
firmati e controfirmati da Cristina Salviati.
Fuga dal paradiso
Trama
Ale e Gemma acquistano una sauna finlandese via internet e la ragazza
prega i suoi amici carabinieri di aiutarla a montarla: in cambio tutti a
cena gratis al Bad And Breakfast. Intanto in caserma continuano le
indagini sugli assegni misteriosamente smarriti dall’abbiente signora
Cristina Salviati, la quale si dice malata e si rifiuta di collaborare
con i carabinieri: ciò che più insospettisce la Sepi è che la donna non
abbia denunciato lo smarrimento di una cifra così cospicua, trecentomila
euro. Marco e Testa si recano presso la villa dell’ereditiera, decisi a
fasti ricevere. Li accoglie la governante rumena, Angelica Mutu, che
nasconde sotto i polsini dell’abito due fasciature ai polsi: la padrona è
ancora indisposta ed i due sono costretti a rimandare l’incontro.
Quella sera al Bad And Breakfast, i carabinieri sono tutti impegnati
nella costruzione della sauna, mentre la Sepi partecipa alla sua prima
lezione di yoga: tra gli allievi c’è anche Letizia che non perde
l’occasione per sottolineare alla rivale la natura bollente della sua
relazione con Cesari. Finalmente Testa e Marco riescono ad incontrare la
Salviati che non sembrava proprio avere intenzione di aiutarli
nell’inchiesta, ma ai due non sfuggono dei lividi all’altezza dei polsi
della signora. Decidono di portare la cameriera, Angelica, in caserma:
la donna confessa che lei e la padrona sono state vittime di un
sequestro lampo. L’ereditiera, messa alle strette, aiuta i carabinieri a
ricostruire la dinamica del pagamento del riscatto, ma non è in grado
di identificare i rapitori. Le due donne erano infatti bendate, mentre
l’unico sequestratore che parlava lo faceva tramite un modulatore di
voce. Alcune ore più tardi, gli inquirenti scoprono che il marito della
Salviati, Giampiero, è titolare di una ditta di abbigliamento che naviga
in pessime acque. Interrogato, l’uomo rivela di essersi rivolto a una
banda di strozzini per cercare di coprire un debito sempre più ingente.
In una tale operazione, lui è stato consigliato dalla sua ex segretaria
personale, Carla Landini, una donna dall’aria androgina, che Testa aveva
sorprese in un atteggiamento stranamente affettuoso con Salviati.
Grazie alla perizia di Marco nell’uso del computer, i carabinieri
trovano il bandolo della matassa: i soldi del riscatto sono passata da
una banca svizzera per finire sul conto di una società immobiliare del
Costarica, noto paradiso fiscale, intestata alla Landini. La donna era
complice del marito della ricca ereditiera ed i due stavano per fuggire
insieme verso quel paradiso, dove se la sarebbero spassata con i soldi
del rapimento; tuttavia i carabinieri riescono ad impedire che il loro
piano si compia. La sauna è stata montata a regola d’arte, soprattutto
per merito di Cesari, che trova nei lavori manuali un ottimo espediente
per rilassarsi: chissà da cosa sarà causato tutto questo stress, si
domanda una Sepi sempre più rassegnata all’idea che il magistrato sia
intrappolato in una relazione tutta fuoco con la sua ex. Mentre
Alessandra e Testa rivelano a tutti il loro amore scambiandosi un bacio
appassionato in pubblico, forse sta nascendo qualcosa tra Marco e
Jessica. Dopo essersi fatti promotori della tresca, Prosperi e Sonia ora
si pentono amaramente per essersi tirati, come si suole dire, la zappa
sui piedi. Una volta risolto il caso, la Sepi, dopo avere tentato più
volte di rintracciarlo al telefonino, si reca al casale per informare
Cesari, ma come al solito trova Letizia che le dice che il magistrato è
partito, in aereo. Niente di più falso: rientrata in casa, la donna si
avvicina a Cesari ed alla sua assistente Melissa, che sono legati e
imbavagliati, e li minaccia di non fiatare puntandogli contro una
pistola.
Momenti difficili
Trama
Il marito di Melissa giunge in caserma per denunciare la scomparsa di
sua moglie: Melissa non è rientrata a casa quella notte e ogni
tentativo di rintracciarla è stato vano. L’uomo ha cercato il dottor
Cesari, sperando che ne sapesse qualcosa, ma anche lui risulta
irreperibile. Frattanto tutti i carabinieri sono impegnati nelle
ricerche del piccolo Alberto Tonini, compagno di classe del figlio di
Romanò, Salvatore, scomparso da poche ore. È un bambino modello,
raccontano i genitori, che si impegna molto a scuola e anche nelle
svariate attività che riempiono il suo tempo libero. Mura e Romanò vanno
a cercarlo dalla nonna in campagna: la signora Esterina dice di non
sapere dove possa essere il nipote che le fa visita sempre più di rado.
La Sepi, recatasi a Perugia in Procura, scopre che Cesari ha telefonato
in ufficio per avvertire che lui e la sua assistente sono a Bologna per
un convegno. Il maresciallo nota sulla scrivania del magistrato un
fascicolo che aveva precedentemente notato a casa del Pm:
sull’intestazione è indicato il caso Alfieri. L’ipotesi di una fuga
d’amore suggerita da Testa prende sempre più corpo, ma la Sepi, non
convinta decide di recarsi al casale. Jessica e Marco invitano a cena
Sonia e Prosperi lasciando loro intendere che li aspetta una bella
sorpresa. Questi ultimi sono convinti che tra Jessica e Marco sia
scoppiato l’amore, ma non è così: alla cena, dopo averli tenuti sulle
spine per un po’, i due ragazzi svelano il bluff e rimproverano gli
amici per quel goffo tentativo di combinare un fidanzamento. Giunti nei
pressi del casale, la Sepi scorge l’auto di Cesari, seminascosta dietro
una siepe. Letizia va ad aprire alla porta e tenta in tutti i modi di
allontanare il maresciallo, la quale, avendo fiutato qualcosa, non molla
la presa e riesce ad entrare nel casale, dove scopre Cesari e Melissa
legati ed imbavagliati. La donna non fa in tempo a reagire, poiché
Letizia le punta addosso la pistola e anche lei finisce in trappola.
Durante le ore di prigionia e nonostante l’angoscia per il pericolo che
incombe sulle loro vite, la Sepi e Cesari vengono a capo dei numerosi
equivoci e malintesi che hanno creato a lungo andare un muro di
incomunicabilità tra di loro: il pubblico ministero conviveva con
Letizia e stava per sposarla, finché la drammatica conclusione del
famoso caso Alfieri, terminato con il suicidio di una donna sottoposta
alle continue violenze del marito, non ha gettato il magistrato in una
crisi profonda. Questa lo ha coinvolto sia sul piano professionale:
Cesari si sentiva in colpa per non essere stato abbastanza duro con
quel’uomo, sia sul piano personale, spingendolo a rompere il suo
rapporto con Letizia ed a chiedere il trasferimento. Mano a mano che
passano le ore, la Sepi e Cesari sembrano riscoprire il sentimento che
li unisce, cosa che non passa inosservata agli occhi disperati di
Letizia che diventa sempre più pericolosa. Nel frattempo si conclude
felicemente il caso del piccolo Alberto che aveva trascorso qualche ora
ristoratrice dalla nonna e che adesso, nel ricongiungersi ai genitori,
si ripromette di essere un bambino un po’ meno modello. Infine, grazie
all’aiuto di Giovanni, che li mette sulle tracce di Letizia, gli
inquirenti si precipitano al casale: con un’azione corale ben
congegnata, riescono a liberare gli ostaggi e ad arrestare la donna
pazza di gelosia.
Caccia al tesoro
Trama
In occasione del suo anniversario di matrimonio, Romanò acquista per
la moglie un pendente antico. Mentre lo mostra ai colleghi, Cesari
riconosce il gioiello come appartenente al bottino di un furto avvenuto
qualche tempo prima al Banco Dei Pegni: la cosa bizzarra è che, sia il
ladro che la refurtiva, risultano carbonizzati a seguito di un incidente
stradale accorso al criminale subito dopo la rapina. Scattano le
indagini e al povero Romanò viene sequestrato il prezioso regalo.
Alessandra e Gemma si propongono di aiutarlo, organizzando una festa al
Bad And Breakfast in onore suo e della moglie. La Sepi e Cesari si
recano dalla proprietaria del gioiello, la scrittrice di successo Gloria
Valle, che riconosce subito quel ciondolo come suo. Nonostante la
recente esperienza del sequestro li abbia visti più uniti che mai, il
pubblico ministero ha nuovamente alzato un muro tra lui e il resto del
mondo. La Sepi non riesce proprio a capire il perché di questo
improvviso cambiamento. Le indagini portano i carabinieri sulle tracce
di un antiquario di Terni, Carmine Contini, il quale, trovandosi a dover
affrontare i debiti del figlio tossicodipendente, aveva accettato di
acquistare una partita di gioielli di dubbia provenienza: la refurtiva
del Banco dei Pegni per l’appunto. In tale modo, gli inquirenti giungono
alla conclusione che nell’incendio i gioielli non sono andati del tutto
perduti, ragion per cui essi decidono di riesumare il corpo trovato
carbonizzato per procedere ad una nuova identificazione. La salma
dovrebbe appartenere al fratello del dentista Stefano Sanna, Francesco
Sanna, che al momento dell’incidente era poco più che trentenne. Dagli
esami sul cadavere, si scopre che il corpo appartiene invece al cugino
dei fratelli Sanna, Dario, il quale altri non era che l’autista della
vecchia signora Valle e risulta essere morto per una crisi diabetica e
solo successivamente dato alle fiamme. Il piano era stato architettato
dalla scrittrice con la collaborazione del suo autista, che aveva a sua
volta coinvolto nel colpo i due cugini. La donna sperava di ricevere
dall’assicurazione un abbondante indennizzo, cosa che non avvenne a
causa di alcune formalità. La morte imprevista di Dario aveva poi dato
ai fratelli Sanna l’idea di dare alle fiamme il suo corpo e
l’automobile, insieme agli unici gioielli che non potevano andare a
fuoco, i diamanti, che avrebbero fatto credere che l’intera refurtiva
era bruciata nell’incendio. Un piano decisamente ingegnoso. Gloria Valle
e Stefano Sanna vengono infine fermati all’aeroporto, mentre cercano di
imbarcarsi per destinazioni esotiche. L’altro fratello Sanna si è
invece già da tempo trasferito in Sudafrica. Una volta che il caso viene
risolto, Sonia e Marco chiariscono finalmente le loro reciproche
posizioni. Se proprio non riescono ad essere amici, forse è perché tra
loro c’è ben altro. Il giovane carabiniere dona a Sonia un braccialetto
che a lei piace. Se son rose fioriranno. A proposito di chiarimenti:
Prosperi scopre che Jessica ha deciso di trasferirsi a Roma, dove ha
trovato il lavoro dei suoi sogni. Al giovane carabiniere non resta che
gioire per la sua amica. È invece tempo di grandi svolte per Alessandra e
Testa, il quale questa volta non ha badato proprio a spese, poiché ha
acquistato in gran segreto un romantico appartamento. Alessandra è
raggiante: finalmente vivrà con il suo innamorato! Mentre si recano alla
festa dei Romanò, la Sepi pretende una spiegazione convincente da parte
di Cesari, che giustifica la sua improvvisa chiusura. L’uomo le confida
di avere avuto paura nel sentirsi così scoperto e vulnerabile con lei.
Le assicura però di avere superato i propri dubbi. Una volta per tutte.
Dette queste parole, trova infine il coraggio di baciare la donna che
ricambia con passione un gesto che aveva tanto atteso.
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